Nel pomeriggio di mercoledì 3 settembre, la Polizia di Stato ha messo a segno un’importante operazione antidroga nella zona 167/B, quartiere di Lecce da tempo sotto la lente delle forze dell’ordine. Un blitz mirato, costruito su giorni di indagini mirate. Indagini terminate quando gli agenti della Squadra Mobile hanno fatto irruzione in un appartamento che si affaccia su piazzale Genova, sorprendendo un uomo con un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti già pronte per lo spaccio.
Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno sequestrato oltre 53 grammi di cocaina, 17 grammi di hashish e marijuana, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi, bilancini di precisione e denaro contante ritenuto provento dell’attività illecita. La droga era nascosta nei posti più impensabili, anche in una vecchia custodia per videocassette, segno di una particolare organizzazione nello stoccaggio e nella distribuzione delle sostanze.
All’interno dell’abitazione, al momento dell’intervento, erano presenti anche due giovani, già noti alle forze dell’ordine come assuntori di stupefacenti. Uno di loro è stato sanzionato amministrativamente dopo essere stato trovato in possesso di una dose appena acquistata.
L’operazione ha messo in luce come il flusso di tossicodipendenti fosse diventato un fenomeno quotidiano nella zona, alimentando un circuito di degrado sociale e criminalità. Grazie al lavoro della Squadra Mobile, è stato inferto un colpo significativo a una delle piazze di spaccio più attive della città.
Il pubblico ministero di turno ha disposto per l’arrestato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Le sostanze sequestrate saranno sottoposte a ulteriori accertamenti da parte della Polizia Scientifica.
L’operazione conferma l’impegno costante della Polizia di Stato nel contrasto al traffico di stupefacenti e nella tutela della sicurezza dei cittadini, soprattutto nei quartieri più sensibili della città.
Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.
