50enne uccisa con oltre venti coltellate. Perizia psichiatrica per il marito accusato di omicidio

La perizia dovrà accertare se Albino Galati fosse capace d’intendere e di volere quando, secondo l’accusa, uccise la moglie Aneta Danielczyk, nel marzo scorso a Taurisano. 

Ci sarà una perizia psichiatrica, come richiesto dalla difesa, per stabilire se Albino Galati fosse capace d’intendere e di volere quando, secondo l’accusa, uccise la moglie Aneta Danielczyk, 50enne di origini polacche, con oltre venti coltellate, nel marzo scorso a Taurisano.

Nella mattinata del 27 maggio prossimo, il gip Giulia Proto, con l’assenso del pm Giorgia Villa, nell’ambito dell’incidente probatorio, conferirà l’incarico al professore di psicopatologia forense, Roberto Catanesi.

La perizia dovrà accertare anche la pericolosità sociale del 56enne e la sua capacità di stare in giudizio, in vista di un’eventuale processo.

L’accertamento è stato disposto, dopo l’istanza degli avvocati  Luca Puce e Davide Micaletto, sulla scorta della perizia di parte dello psichiatra Elio Serra. Lo specialista, durante i colloqui in carcere con Galati (il quale venne sottoposto a fermo dopo l’omicidio), ha potuto confermare le amnesie dell’uomo che erano emerse già nel corso dell’interrogatorio dinanzi ai pm, quando disse di non ricordare nulla di quanto accaduto alla moglie. Inoltre, Galati si sarebbe reso protagonista di un grave episodio di matrice autolesionistica e fu trasferito in una cella d’isolamento, per il timore di un tentativo di suicidio.

L’inchiesta

Nei mesi scorsi, invece, il medico legale Roberto Vaglio ha eseguito l’autopsia sul corpo di Aneta Danielczyk e sono stati rilevati i segni di una ventina di coltellate nonostante i tentativi di difesa della donna.

I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Francesca Conte.

Va detto che, Albano Galati, oltre che di omicidio, risponde anche di tentato omicidio nei confronti di una vicina di casa della moglie, assistita dall’avvocato Roberto Bray.

La donna veniva colpita sotto l’ascella nel tentativo di fare scudo con il corpo ad Aneta. Quest’ultima, nel pomeriggio del 16 marzo, nell’abitazione di via Corvaglia a Taurisano,  dopo essere stata ferita con un taglierino nell’abitazione, veniva inseguita dal marito fino alla casa della vicina, e accoltellata a morte.

Ora si attendono gli esiti dell’incidente probatorio.