Pesca di frodo nelle acque di Otranto, 40 kg di pescato sequestrato e 4.000€ di sanzione

Continua l’attività di contrasto alla pesca illegale degli uomini della Guardia Costiera di Otranto e della Guardia di Finanza – Sezione Operativa Navale di Otranto.

Esercitavano la pesca di frodo in un’area non consentita come quella portuale e lo facevano con la cosiddetta tecnica ‘a strappo’, una tecnica estremamente violenta e dannosa per le specie marine. L’intervento congiunto in nottata degli uomini della Guardia Costiera di Otranto e della Sezione Operativa Navale di Otranto della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’attività di contrasto alla pesca illegale, ha permesso di accertare la detenzione di quantitativi di pesce detenuti illegalmente per il luogo di pesca che per via del peso (40 chilogrammi di pescato a fronte dei 5 consentiti dalla legge per ogni pescatore).

La sanzione amministrativa comminata è stata di 4mila euro.

La Guardia Costiera ci tiene a precisare che l’operazione è stata posta in essere anche con la finalità di tutelare il consumatore, dal momento che tale pescato sarebbe finito in esercizi commerciali e venduto illegalmente a ignari cittadini, in assoluta difformità alle vigenti disposizione di legge, sia sanitarie che commerciali. Tutti gli acquirenti sono pertanto invitati caldamente a sincerarsi sulla provenienza dei prodotti della pesca, verificando la tracciabilità e le informazioni obbligatorie che devono essere rese ben visibili dai commercianti al consumatore.

Tale modalità di pesca, inoltre, costituisce, cuna chiara concorrenza sleale verso le marinerie che esercitano il mestiere della pesca con professionalità e nel rispetto delle leggi.



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