Presunte tangenti per appalti di rifiuti: Il “grande accusatore” Rosafio parte civile

Nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Antonio De Donno e del sostituto procuratore antimafia Alessio Coccioli si fa riferimento ad appalti ed assegnazioni d’incarichi risalenti al periodo compreso fra il 2007 ed il 2009.

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Il “grande accusatore” si costituisce parte civile, nell’udienza preliminare sulle presunte tangenti per ottenere gli appalti nella gestione dei rifiuti.

Il gup Vincenzo Brancato ha sciolto le riserve ed ha accolto la richiesta di Gianluigi Rosafio, e della
moglie Luce Tiziana Scarlino, assistiti dagli avvocati Federica Sambati e Paolo Pepe.

Costituzione di parte civile anche per Silvano Calogiuri ex Presidente della cooperativa Supernova, difeso dall’avvocato Giovanni Castoro e Antonio Roberto Greco assistito da Paola Scialpi.

Sempre nel corso della giornata odierna, i legali degli imputati hanno chiesto al giudice di valutare l’inammissibilità di alcuni atti d’indagine. Nella prossima udienza fissata per il 12 gennaio, il gup Vincenzo Brancato deciderà sulle questioni preliminari e dovrebbe pronunciarsi sull’eventuale rinvio a giudizio.

Silvano Macculi , 49 anni, di Botrugno, nelle vesti di presidente dell’Ato Le/2 (Ambito territoriale ottimale) ed altre otto persone rischiano di finire sotto processo. Si tratta del dirigente di Palazzo Carafa del settore Ambiente, Fernando Bonocuore, 50 anni di Lecce, responsabile unico del procedimento delle gare d’appalto dell’Aro 4 e dell’Aro 6 ( ambiti di raccolta ottimale) ; Anna Maria Bonocuore, 40 anni, di Lecce; il sindacalista Valerio Contaldo, 59 anni, di Galatina; il funzionario della Provincia Giorgio Rausa, 63 anni di Poggiardo; Giovanni Biasco, 59 anni di Botrugno; Riccardo Bandello, 45 anni di Otranto; Emanuele Borgia 51 anni di Maglie, Dec dell’Ato Lecce 2 ; il responsabile tecnico di Ato Lecce 2, Luana Greco, 46 anni, di Tricase.

La vicenda vedrebbe il coinvolgimento di politici locali, sindacalisti e alcuni personaggi legati alla Sacra Corona Unita.

Gli imputati rispondono in concorso, a vario titolo ed in diversa misura, dei reati continuati di: concussione “tentata”o “consumata”, estorsione e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Mario Rossi, Luigi Corvaglia, Salvatore Corrado, Riccardo Giannuzzi, Francesco Paolo Sisto,Luigi Rella, Viviana Labbruzzo, Luigi Covella, Giuseppe Erriquez, Angelo Vantaggiato, Alessandro Distante.

Il “grande accusatore” è Gianluigi Rosafio, 41 anni di Taurisano. Nell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Antonio De Donno e del sostituto procuratore antimafia Alessio Coccioli si fa riferimento ad appalti ed assegnazioni d’incarichi risalenti al periodo compreso fra il 2007 ed il 2009.