Finisce sotto processo, un medico accusato di atti persecutori nei confronti della moglie, con la complicità di un’amante straniera.
Entrambi dovranno presentarsi il 15 maggio prossimo, dinanzi al giudice monocratico Francesca Mariano per l’inizio del processo. Un 50enne di un paese alle porte di Lecce ed una 30enne rispondono del reato continuato di stalking.
Sono assistiti rispettivamente dagli avvocati Mirko De Luca e Daniele Scala.
Invece, la presunta vittima, un insegnante 51enne, comparirà in aula come parte civile. È difesa dall’avvocato Francesco De Giorgi.
L’inchiesta
Le indagini condotte dal pm Stefania Mininni hanno preso il via, dalla denuncia della moglie. Il medico che era andata via da casa e l’amante, secondo l’accusa, avrebbero molestato e minacciato la docente.
In una telefonata dell’ottobre 2016, la 30enne straniera le avrebbe urlato: “Moglie vipera, fai trovare i pasti freddi al marito”. Dopo la separazione tra i due coniugi, gli atti persecutori si sarebbero fatti più insistenti. In alcune circostanze, l’uomo si sarebbe appostato sotto casa o si sarebbe arrampicato sul cancello per spiare. A volte la signora veniva seguita in macchina durante i suoi spostamenti, dalla nuova coppia e da altre persone. Non sarebbero mancate le telefonate minatorie dell’ormai ex marito. In una di esse, alla fine del 2017, rivolgendosi all’insegnante, l’apostrofava ” poco di buono” o “madre degenere”. In un msg invece, le diceva “mi dispiace averti rovinato la serata… non hai perso tempo da sola”. Infine, il medico avrebbe telefonato ad amici e parenti della ex, per accusarla di avere relazioni con altri uomini e affermando di avere foto e video compromettenti su di lei.
