Processo Case Popolari, ascoltata Sandra Zappatore: “Un circolo vizioso”

Inoltre è stata ascoltata l’ex compagna del “grande accusatore” Piero Scatigna, l’uomo pestato e minacciato di morte, perché denunciò il presunto sistema illegale di assegnazione degli appartamenti.

Altri due testimoni “eccellenti”, nel corso del processo “Case popolari” che si sta celebrando nell’aula bunker di Borgo San Nicola.

Davanti ai giudici della seconda sezione collegiale ( Presidente Pietro Baffa) è stata ascoltata l’ex compagna del “grande accusatore” Piero Scatigna, l’uomo che fu pestato e minacciato di morte perché, stando alle carte dell’inchiesta, denunciò il sistema illegale di assegnazione degli appartamenti.

La donna, citata come teste della Procura, ha confermato le minacce subite dal suo ex, dopo la denuncia del presunto malaffare. Ha però smentito l’altro episodio, a poche ore dall’udienza fissata per il 13 maggio scorso e poi rinviata. Qualcuno, secondo Scatigna, le avrebbe detto, che “lui” aveva il destino segnato. L’uomo, occorre ricordare, è stato ascoltato già nella scorsa udienza, in qualità di testimone della Procura. Lo stesso, inoltre, si è già costituito parte civile nel processo.

Nella giornata di oggi, è stata ascoltata anche Sandra Zappatore (in foto), direttore di Arca Sud (ex IACP). Ha risposto, con dovizia di particolari, alle domande dei pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci. In particolare, ha parlato delle numerose “anomalie” nella gestione ed assegnazione degli alloggi popolari, che venivano negati agli aventi diritto in graduatoria.

La Zappatore ha parlato di “Un circolo vizioso dal quale non si riusciva ad uscire” e delle ingerenze dell’amministrazione comunale per bloccare gli sgomberi degli abusivi.

Infine, ha sottolineato come ogni anomalia sia stata da lei segnalata agli organi competenti; “come il racconto di Scatigna su presunti illeciti nella gestione degli alloggi”.

Dopo le domande dei pubblici ministeri, si è svolto il controesame della difesa che proseguirà nella prossima udienza.

Oggi erano presenti in aula, molti degli imputati “eccellenti”, tra cui Attilio Monosi e Luca Pasqualini.



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