Dovranno affrontare il processo un bagnino, il titolare di un lido ed il responsabile della sicurezza, per la morte di due ragazzi di Cerignola, annegati in località Baia dei Turchi nei pressi di Otranto, il 10 luglio di tre anni fa. Si tratta di di Pia Patruno, 27 anni, e Rosario Francesco Mancino, 29 anni.
Il gup Valeria Fedele, al termine dell’udienza preliminare di ieri, ha rinviato a giudizio i tre imputati per omicidio colposo, accogliendo l’istanza del pm Massimiliano Carducci. Va detto, che lo scorso aprile, il giudice Angelo Zizzari, con apposita ordinanza, aveva accolto l’istanza dell’avvocato Michele Laforgia, legale dei familiari delle vittime, ed aveva rigettato la richiesta di archiviazione del pm, che non aveva rilevato alcun comportamento penalmente rilevante a carico delle persone indagate. Il gip aveva disposto la restituzione degli atti alla Procura per il compimento di nuove indagini.
In particolare, nella richiesta di rinvio a giudizio vengono evidenziate una serie di condotte negligenti da parte degli imputati. Al titolare del lido ed alla responsabile della sicurezza vengono contestate responsabilità per l’assenza di cartelli di avviso di pericolo riguardanti la corrente di risacca sulla spiaggia e il mancato intervento in aiuto degli inesperti bagnini (uno dei quali minorenne, la cui posizione è stata stralciata). Inoltre, non avrebbero chiamato il numero di emergenza pubblica. Invece, il bagnino non si sarebbe accorto dell’entrata in acqua dei due ragazzi, poiché non era posizionato nella postazione di salvataggio. Infine, il successivo intervento di salvataggio non sarebbe risultato “tempestivo” poiché il giovane era sprovvisto di alcune essenziali attrezzature.
Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Mauro Finocchito, Stefano De Francesco, Giuseppe Presicce e Gabriele Presicce.
I fatti risalgono al 10 luglio del 2021, quando i due ragazzi annegarono in mare sotto la scogliera della Baia dei Turchi di Otranto.
Dalle prime ricostruzioni dei fatti, supportate da varie testimonianze, i due giovani giacevano in acqua privi di conoscenza: alcuni bagnanti se ne accorsero e lanciarono l’allarme. Giunti i soccorsi, raggiunta la riva, i disperati tentativi di rianimazione si rivelarono purtroppo inutili. Il personale del 118 non poté far altro che constatare il decesso dei due ragazzi. Una morte dovuta ad annegamento. Sulla spiaggia erano presenti gli altri amici.
Sul posto giunsero gli uomini della Guardia costiera e i carabinieri che ascoltarono i bagnanti per ricostruire la dinamica dei fatti. I due ragazzi erano in vacanza nel Salento, e facevano parte di una comitiva.
Ora si attendono gli sviluppi del processo che inizierà il 2 febbraio davanti al giudice Maddalena Torelli.
