Presunti abusi sessuali su una 12enne, dopo la festa in spiaggia. Prosciolto un animatore

Per un 27enne residente a Milano, dipendente della struttura (all’epoca dei fatti), è stato disposto il non doversi procedere per mancata conoscenza della “pendenza del processo”, poiché non è stato possibile avvisarlo.

Un animatore accusato di avere palpeggiato una 12enne, nel bagno di una struttura ricettiva in zona Alimini, è stato prosciolto.

Nella mattinata di oggi, per un 27enne residente a Milano, ma di origini cubane, dipendente della struttura (all’epoca dei fatti), il gup Anna Paola Capano, al termine dell’udienza preliminare, ha disposto il non doversi procedere per mancata conoscenza della “pendenza del processo”, poiché non è stato possibile avvisarlo. Rispondeva dell’accusa di violenza sessuale aggravata dall’età inferiore ai 14 anni della presunta vittima che si era anche costituita parte civile, attraverso la madre.

Il giovane animatore si è sempre difeso dall’accusa, sostenendo che la 12enne si era inventata ogni cosa per giustificare la sua ubriacatura. L’imputato è difeso dall’avvocato Massimo Pagliaro.

I fatti sarebbero accaduti il 26 agosto del 2022, ma le indagini hanno preso il via ad ottobre dello stesso anno, dopo che la ragazza, una 12enne di Viterbo,  si è confidata con la madre che ha poi raggiunto la Questura della città laziale per sporgere denuncia.

Secondo l’accusa, il 27enne che lavorava nella struttura come barman e animatore (prima di essere licenziato), durante una festa in spiaggia, dopo averle offerto un cocktail, l’avrebbe convinta ad allontanarsi dalle amiche ed a seguirlo in bagno per poi palpeggiarla in varie parti del corpo.

E in seguito, la Procura di Lecce, competente per territorio, dopo aver ricevuto la denuncia dalla Questura di Viterbo, ha avviato le indagini, che sono state coordinate dal pm Giorgia Villa. Successivamente si è svolto l’incidente probatorio, dinanzi al gip Silvia Saracino, presso la procura per i minorenni, nel corso del quale la 12enne ha confermato le accuse, attraverso l’ascolto protetto, alla presenza di una psicologa. La specialista ha ritenuto attendibili le sue dichiarazioni ed il pm ha poi chiesto il rinvio a giudizio per il 27enne.

E si è giunti all’udienza preliminare, al termine della quale è stato disposto il proscioglimento dell’imputato, per mancata conoscenza della “pendenza del processo”.