Rapina una 18enne e per scappare con il suo cellulare la colpisce con un pugno: arrestato 29enne

Ha aggredito alle spalle una 18enne per rubarle il cellulare, ma lei lo ha inseguito. A quel punto per seminarla, le ha sferrato un violento pugno, lasciandola tramortita per terra.

Sono state le urla di una ragazza, appena 18enne, a richiamare l’attenzione di una pattuglia della Polizia Locale che, fortunatamente, si è trovata nel posto giusto al momento giusto. La poveretta stava correndo su viale Gallipoli, a pochi passi dall’incrocio con Viale Oronzo Quarta chiedendo disperatamente aiuto. Inseguiva un ragazzo di colore che, per ‘seminarla’, le ha sferrato un violento pugno, lasciandola ferita per terra.

Davanti a quella scena, un agente è immediatamente sceso dalla vettura di servizio, riuscendo a bloccare l’extracomunitario, mentre sopraggiungeva un testimone che aveva assistito all’aggressione.

Che cosa era accaduto, alle 22.45 di ieri, è stato chiaro poco dopo. La 18enne era ferma all’incrocio tra Viale Gallipoli e via Oronzo Quarta, quando è stata raggiunta alle spalle da un cittadino extracomunitario che, con violenza, le ha strappato dalle mani il telefono cellulare.

La malcapitata non è stata certo a guardare, ma ha inseguito il suo rapinatore, riuscendo ad afferrare il cappuccio della felpa. È stato in quel momento che lo straniero, per guadagnarsi la fuga e non ‘lasciare’ il suo bottino, si è voltato e ha colpito la sua inseguitrice con un pugno in testa, lasciandola tramortita a terra per alcuni istanti.

La ricostruzione dell’accaduto è stata confermata dopo la perquisizione dello straniero, addosso al quale è stato trovato il cellulare sottratto alla giovane. Il rapinatore, privo di documenti , è stato identificato. Si tratta di Yusupha Barrow, 29enne nato in Gambia, a Lecce senza fissa dimora. Volto già noto alle forze dell’ordine per analoghi comportamenti.

La vittima è stata accompagnata al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vito Fazzi. Medicata, ha riportato un “trauma cranico minore a seguito di aggressione fisica”, giudicato guaribile in sette giorni.



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