Minacce di morte, percosse e rapina per saldare un debito? In tre finiscono sotto processo

Il gup Edoardo d’Ambrosio, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio due giovani di Monteroni e uno di Cavallino.

Avrebbero minacciato di morte e percosso un conoscente, arrivando anche a rapinarlo per un precedente debito. Il gup Edoardo d’Ambrosio, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio: D.P., 29enne ed A.B., 25enne, entrambi di Monteroni e A.G. 25 anni di Cavallino.
Dovranno presentarsi il 1 febbraio davanti ai giudici della seconda sezione collegiale. Sono assistiti dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti, Davide Pastore e Benedetto Scippa che potranno dimostrare estraneità alle accuse dei tre imputati, durante il dibattimento.

D.P. risponde anzitutto di due episodi di tentata estorsione. Secondo l’accusa rappresentata dal pm Maria Rosaria Micucci, nel marzo del 2019, avrebbe cercato di ottenere dalla presunta vittima, la somma di 20mila euro per un vantato credito di 7.500 euro. E per ottenere ciò, lo avrebbe spintonato e minacciato, presentandosi in casa sua assieme a tre persone non identificate.

Lo stesso D.P. pochi giorni dopo, avrebbe costretto sotto minacce un’altra persona a recarsi con lui, presso l’abitazione della presunta vittima. E nel caso non avesse risolto la questione con quest’ultimo, sarebbe tornato per prendersi i mobili, con una tanica di benzina.

Secondo l’accusa, D.P. in concorso con A.B. e A.G. ed assieme ad altri due individui non identificati, si sarebbe recato sempre in data 13 marzo del 2019, in casa della vittima. E si sarebbero impossessati di due Rolex, di un paio di orecchini ed infine delle chiavi della Mercedes. Per ottenere ciò, lo avrebbero immobilizzato, mentre D.P. lo colpiva con pugni. Quest’ultimo lo avrebbe anche minacciato di morte e di bruciargli l’abitazione se non gli avesse consegnato la somma di 30mila euro.