Con una mazza da baseball e un coltello in auto, aggrediva la ex strappandole borsa e cellulare. Ai domiciliari un 32enne

L’uomo è stato arrestato per i reati di rapina e atti persecutori; è stato anche denunciato per porto d’armi ed oggetti atti ad offendere

Nella tarda mattinata di ieri, gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Lecce hanno tratto in arresto un 32enne di Andria per rapina e atti persecutori nei confronti della ex. La scena non era sfuggita a tanti passanti che si trovavano in Via Imperatore Adriano e che avevano notato un acceso diverbio tra una ragazza ed un uomo con addosso un giubbotto in pelle nero, jeans ed un cappellino di lana arancione che si era sporto nell’autovettura della donna portando via con sé una borsa ed un cellulare. Qualcuno si era addirittura messo all’inseguimento nel tentativo di essere d’aiuto alla vittima, una 26enne di Torchiarolo.

Sul posto erano giunti immediatamente i poliziotti che avevano raccolto le parole della donna.

I fatti

Dalle dichiarazioni si era appreso che i due si erano già visti nel corso della mattinata in un bar al centro commerciale Mongolfiera di Surbo per parlare, per l’ennesima volta, delle ragioni per cui si era interrotto il loro rapporto, iniziato nel mese di settembre del 2020 e durato sino ad una decina di giorni fa.

L’uomo che non si era arreso alle parole della ragazza aveva addirittura proposto un altro caffè nel centro di Lecce e lei, con l’unico scopo di evitare ulteriori complicazioni, aveva accettato l’invito. Entrambi erano così giunti proprio in Via Imperatore Adriano, ognuno sulla sua auto. Il 32enne aveva sollecitato la donna a scendere dall’abitacolo, ma lei, stanca di assecondarlo e impaziente di tornare a casa, si era opposta. Il rifiuto della donna aveva originato un raptus di violenza nell’uomo che si era scagliato nell’abitacolo e le aveva strappato la borsa di dosso ed il telefono dalle mani, dandosi successivamente alla fuga nelle vie limitrofe, tra le urla della ragazza.

Era stato per questo che molti passati erano intervenuti ed avevano chiamato subito la centrale operativa della Polizia. L’uomo, vistosi braccato, aveva abbandonato la borsa, recuperata poi da uno degli inseguitori e consegnata ad una pattuglia della Polizia Locale, portando con sé il cellulare ma lasciando la propria autovettura nei pressi della giovane ex appena aggredita. Lì perciò sarebbe dovuto tornare per recuperare il mezzo ed è lì che gli agenti lo hanno aspettato.

All’arrivo, con in mano ancora il cellulare della vittima, l’uomo con sconcertante spavalderia, ha deriso la 26enne, urlandole che ormai poteva riprendersi il cellulare perché a lui non serviva più.
I poliziotti allora hanno acquisito maggiori informazioni sulla dinamica dei fatti: la ragazza ha subito raccontato che durante la relazione l’uomo aveva manifestato atti di violenza, quasi sempre per futili motivi. Non erano mancati, nelle settimane precedenti, messaggi, telefonate, offese e minacce. Più volte la ragazza era stata apostrofata con epiteti infamanti e minacciata anche di morte, generando nella donna uno stato d’ansia e preoccupazione anche perché tormentata dall’idea che potesse accadere qualcosa al figlio.

Alla luce degli elementi acquisiti dalle dichiarazioni della vittima e da alcuni testimoni, è stata eseguita una perquisizione personale e sulla vettura dove, nel bagagliaio, è stata trovata una mazza da baseball in legno e, nel portaoggetti, tra i due sedili anteriori, prontamente disponibile, anche un coltello di circa 20 cm.

Da ulteriori accertamenti è emerso che a carico dell’uomo risultava un decreto di ammonimento del Questore, del 24 agosto 2020, per aver posto in essere condotte in materia di atti persecutori-stalking.

Terminati tutti gli accertamenti, l’uomo è stato tratto in arresto per i reati di rapina e atti persecutorie, su disposizione del P.M., sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria; è stato anche denunciato per porto d’armi ed oggetti atti ad offendere.



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