Riesumata la salma di Marianna Greco, l’autopsia dovrà chiarire se la 37enne di Novoli è stata uccisa

Riesumata la salma di Marianna Greco, la 37enne di Novoli trovata senza vita il 30 novembre del 2016. L’autopsia dovrà chiarire se si sia trattato di suicidio o omicidio.

Era il 30 novembre del 2016, quando il corpo senza vita di Marianna Greco è stato trovato nel letto della sua abitazione di Novoli, comune a pochi chilometri da Lecce conosciuto in tutto il mondo per la sua tradizionale Focara. «Suicidio», così era stato archiviato il caso. La 37enne, secondo gli investigatori, aveva deciso di farla finita, ferendosi mortalmente alla gola. Quattro coltellate per scrivere la parola fine. La famiglia a questa tesi non ha mai creduto e in questi tre anni si è battuta per cercare la verità, per chiarire il mistero tinto di giallo che ha sconvolto questo angolo di Salento.

Le incongruenze

Troppe cose non hanno convinto i genitori, Francesco e Maria Luisa, ma anche la sorella gemella Giovanna. Ci sono i segni sul corpo di Marianna (un’unghia spezzata e tre tagli su tre dita della mano destra ritenuti compatibili con ferite da difesa, come se avesse lottato per sopravvivere) e la posizione del corpo, coperto con un lenzuolo bianco e adagiato in diagonale sul letto matrimoniale. Tasselli di un mosaico che non è mai stato completato e che lasciano spazio a molte perplessità. Ma non è tutto. Sempre secondo la famiglia, assistita dagli avvocati Francesca Conte e Francesco Tobia Caputo, sarebbero spariti messaggi telefonici e mail della vittima che –  ritengono –  attraversava una fase difficile del suo matrimonio. Una crisi.

La svolta è arrivata nei giorni scorsi, quando la Procura di Lecce ha deciso di indagare per omicidio volontario (non più istigazione al suicidio, come inizialmente ipotizzato). Nel fascicolo nelle mani del Pubblico Ministero Stefania Minnini, titolare del provvedimento, è finito il nome del marito Emanuele Montinaro, imprenditore 44enne. Un atto dovuto, per permettergli di partecipare ai nuovi accertamenti tecnici che saranno decisivi per fare luce sulla drammatica fine della donna.

L’autopsia

Marianna si è tolta la vita o qualcuno l’ha uccisa? Per cercare di rispondere a questa domanda, il magistrato ha disposto la riesumazione della salma. Affidato l’incarico ai medici legali Roberto Vaglio Francesco Introna sarà effettuata l’autopsia per «accertare con esattezza quali siano state le cause della morte di Marianna Greco». Subito, alle 13.00, nel cimitero di Novoli, dove è sepolta. Parteciperanno anche il medico legale Antonio Oliva dell’università Cattolica come consulente dell’indagato, assistito da Antonio Tommaso De Mauro e Luigi Rella. Le parti offese – i genitori e la sorella – si sono affidati ad Adriano Tagliabracci da Ancona e Antonella Agro da Palermo. Giuseppe Fortuni, che aveva effettuato la consulenza di parte, ha rinunciato all’incarico.

I dubbi

I quesiti a cui i consulenti sono chiamati a rispondere sono tanti: la causa, la natura e i mezzi che hanno provocato la morte della 37enne, laureata in scienze politiche e titolare di una tabaccheria a Lecce. Se le ferite siano state provocate da altre persone o dalla stessa Marianna, intenzionata a mettere fine alla sua vita. Se sul corpo della giovane donna ci siano lesioni che facciano pensare a tentativi di difesa.



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