Durante una rissa, scoppiata nel cuore della notte nel centro storico di Lecce, è spuntato un coltello o un’arma da taglio tant’è che per un 21enne, originario di Molfetta, ma residente nel capoluogo salentino da diversi anni, la serata con gli amici si è conclusa con una corsa all’Ospedale “Vito Fazzi”, dove è arrivato in codice giallo per le ferite riportate durante il parapiglia.
Sono stati alcuni passanti a chiedere aiuto. Quando hanno notato in via dei Perroni, non lontano dalla Chiesa di San Matteo, la violenta scazzottata hanno chiamato il 113. Più di una segnalazione ha portato gli agenti in una delle strade più frequentate dalla movida, ma all’arrivo delle volanti c’era solo il ragazzo, spaventato e ferito. Lo hanno trovato mentre camminava in modo incerto nella piazzetta di Porta San Biagio. Addosso aveva solo gli slip e una scarpa.
Gli uomini in divisa hanno cercato di tamponare le ferite sul torace, che sanguinavano abbondantemente, in attesa del 118. Mentre lo soccorrevano, cercavano di raccogliere qualche informazione da parte del ragazzo, che ripeteva in stato di forte agitazione, di essere stato accoltellato.
L’orologio aveva da poco segnato le 3.00, quando l’ambulanza, giunta sul posto, ha accompagnato il malcapitato al Pronto Soccorso, dove ha ricevuto le cure del caso. Non è in pericolo di vita, se la caverà con 10 giorni di prognosi.
A quel punto, sono scattate le indagini. Gli abiti del 21enne, sporchi di sangue e i documenti con il portafogli sono stati ritrovati sparsi lungo via dei Perroni, la strada del centro dove si era sviluppata la rissa a cui avrebbero partecipato circa 14 persone. Tanti sono i volti immortalati dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Una in particolare, quella di una struttura alberghiera, ha permesso anche di dare un nome. Così è stato identificato un ventenne di Campi Salentina. Aveva trascorso la serata in giro per i locali del centro insieme all’amico accoltellato, quando sono stati coinvolti nella rissa, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione.
I due ragazzi sono stati deferiti in stato di libertà.