Ruba un prezioso orologio a un’anziana. Denunciata badante rumena 45enne

La donna che prestava servizio presso lìabitazione della signora una volta impossessatasi del monile aveva lasciato la casa all’incirca il 20 settembre. A seguito della denuncia e delle ricerche è stata ritrovata dai Carabinieri e l’orologio recuperato.

I Carabinieri della Stazione di Gagliano del Capo hanno denunciato in stato di libertà O.G., di nazionalità rumena, 45enne, per furto aggravato di un orologio del valore di circa 2.000 Euro, preso da un’abitazione il mese scorso, dove prestava la propria opera in qualità di badante al servizio di un’anziana signora, costretta a letto e alla necessaria assistenza di una terza persona.
 
I Carabinieri, nella giornata di ieri, hanno ricevuto la denuncia da parte del figlio della donna relativa alla sparizione del prezioso oggetto in oro, piuttosto appariscente e munito di numero seriale; fin da subito i sospetti principali del figlio sono stati rivolti nei confronti della quarantacinquenne che aveva lasciato l’abitazione della madre intorno al 20 settembre dopo aver lavorato al servizio della famiglia circa una ventina di giorni.
 
A seguito della querela sono scattate immediatamente le ricerche da parte dei militari della Stazione di Gagliano indirizzate a rintracciare la principale sospettata, da tempo ormai irreperibile, della quale, però, si aveva, grazie alla vittima del furto e al denunciante, una precisa descrizione.
 
I militari, nell’ambito delle ricerche immediate, hanno contattato diverse persone, anche della stessa nazionalità, nel tentativo di recuperare ogni informazione utile al suo rintraccio, o di quello dell’orologio, che per il valore commerciale e il numero seriale identificativo, pur rappresentando un oggetto piuttosto “scottante”, poteva far gola a diversi acquirenti.
 
Dopo una giornata di indagini i militari sono riusciti a rintracciare la rumena nella piazza di Salve, dove passeggiava ignara di avere i militari alle calcagna.
 
Fermata, in un primo momento ha provato a fornire false generalità, ma la farsa è durata il tempo di reperire i suoi documenti. Immediatamente i militari hanno notato al suo polso un costoso orologio, molto somigliante nella descrizione a quello rubato e alle domande dei militari volte a conoscere come se lo fosse procurato, la donna è capitolata ammettendo le proprie responsabilità.
 
Il numero di matricola rilevato dietro la cassa dell’orologio, l’ha inchiodata alle sue responsabilità. Dopo le formalità di rito O.G. è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria  competente per il reato di furto in abitazione.
 
L’orologio è stato restituito alla legittima proprietaria con sua enorme soddisfazione.
 
Indagini sono in corso per appurare se la donna potesse aver ingannato la fiducia di altre famiglie e posto in atto condotte simili in passato.



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