I migranti della Alan Kurdi sbarcano al Porto di Taranto. 21 resteranno in Italia

È arrivata poco dopo le 8:30 al Porto di Taranto la nave Alan Kurdi dell’Ong tedesca Sea Eye. A bordo 88 migranti soccorsi a largo della Libia.

Dopo giorni passati in mare, i migranti della Alan Kurdi sono sbarcati al Porto di Taranto. Non senza difficoltà per colpa del maltempo che ha colpito in queste ore anche il tacco dello Stivale. A terra gli ottantotto stranieri, tra cui nove minori non accompagnati, sono stati accolti con coperte, vestiti e generi di prima necessità da una task force di soccorso, coordinata dalla Prefettura. Alcuni hanno abbracciato l’equipaggio della Ong tedesca Sea Eye prima di scendere. Uno si è inginocchiato e ha baciato il suolo.

«I passeggeri erano stremati, soffrivano il mal di mare dovuto dalle difficili condizioni meteo marine nell’ultima settimana. Inoltre c’erano le conseguenze delle ferite di arma da fuoco e delle torture subite nei campi di detenzione in Libia» ha dichiarato il medico di bordo ai microfoni di RaiNews24.

I migranti, probabilmente provenienti da Nigeria, Gambia, Guinea, Camerun, Senegal, sono stati trasferiti all’hotspot per le procedure di identificazione.

Prima di ottenere l’autorizzazione allo sbarco, la nave ha ‘sfidato’ il divieto, entrando nelle acque territoriali italiane. Per ‘cercare riparo dal vento e dalle onde’ aveva scritto in un tweet la Ong. Poi la nave è rimasta al largo della Sicilia orientale prima del via libera del Ministero dell’Interno.

È stato il Viminale a dare l’ok allo sbarco nello scalo che aveva già ospitato i migranti della Ocean Viking di Sos Mediterranée, una volta conclusa la procedura di ricollocazione dei passeggeri presenti sulla nave. Germania e Francia ne accoglieranno 60, il Portogallo 5 e l’Irlanda 2. Ne resteranno in Italia 21.