Sulla barca a vela quasi 80 migranti, nuovo sbarco a Gallipoli

Un veliero con a bordo 77 migranti, quasi tutti di origine pachistana, è stato intercettato da una motovedetta della Guardia Costiera al largo di Gallipoli

Questa volta è stata una motovedetta della Guardia Costiera a “notare”, al largo delle coste di Gallipoli, quel veliero carico di migranti. Si stava avvicinando lentamente alla terraferma, in attesa del momento più giusto per far scendere gli stranieri, forse quando sarebbe calato il buio.

Il “piano” degli scafisti di nazionalità ucraina – fermati dalle Forze dell’Ordine che stanno “ricostruendo” la loro identità – è stato interrotto dai militari che hanno scortato l’imbarcazione di circa 12 metri fino al Porto di Gallipoli, mentre sulla banchina era stata attivata la macchina dell’accoglienza.

Settantasette migranti, quasi tutti di origine pachistana, di cui 21 minori, sono stati soccorsi e aiutati dai volontari della Croce Rossa di Lecce, quando le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 21.00.

Sul posto, anche il Pool interforze per i primi accertamenti del caso. Indagini che continueranno nel centro di prima accoglienza dove gli stranieri – in buone condizioni – sono stati accompagnati. Al “Don Tonino Bello” di Otranto, come prassi ormai impone, sono stati sottoposti ai tamponi a caccia di eventuali positivi al Covid-19. I risultati sono quasi tutti i negativi, con due indeterminati e uno da ripetere. Poi toccherà alle procedure di identificazione, anche per capire dove è cominciato il viaggio della speranza.

Solo qualche giorno fa, altri migranti avevano tentato di raggiungere il Salento a bordo di un veliero che si era incagliato nelle secche di Torre  Mozza. Settantanove, in quel caso.



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