
Sbarco nella notte a Gallipoli, dove i militari della Guardia di Finanza hanno notato un’imbarcazione diretta sulle coste del Salento con il suo “carico di vite umane” da lasciare sulla terraferma. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato l’una, quando è scattato il controllo. A bordo vi erano 34 stranieri, probabilmente di origine irachena e iraniana, secondo le prime informazioni. 22 uomini, sei donne e sei bambini, alcuni non accompagnati. Una volta soccorsi e portati a riva dagli uomini in divisa, sono stati affidati alle cure del personale sanitario e dei volontari. Erano provati dal viaggio in mare, ma tutti in buone condizioni di salute.
Come impone l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, i migranti sono stati tutti sottoposti al tampone per accertare la presenza nel gruppo di eventuali contagi. Concluso il test, sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto, dove saranno identificati.
Tra i 34 sbarcati si nascondevano anche gli scafisti, di nazionalità turca, che sono stati fermati dai finanzieri. La barca a vela lunga undici metri e battente bandiera inglese utilizzata per raggiungere le coste della Città Bella è stata scortata fino al porto e posta sotto sequestro. Sul posto anche i Carabinieri della locale compagnia.