25 migranti a largo di Santa Maria di Leuca, il primo sbarco dell’anno è ‘fantasma’

Sono stati intercettati da una motovedetta della Guardia di Finanza, ieri, 25 migranti a bordo di una barca a vela. Arrivati a Santa Maria di Leuca, la Croce Rossa ha prestato i primi soccorsi.

Certamente la chiusura dei porti da parte del Governo ha provocato il crollo dello sbarco di migranti sulle coste italiane, o almeno ufficialmente. A fare da rovescio della medaglia c’è, infatti, l’incremento dei cosiddetti ‘sbarchi fantasma’. Ieri, a largo delle coste di Santa Maria di Leuca sono stati intercettati 25 migranti su un’imbarcazione a vela, che sono stati prontamente individuati da una motovedetta della Guardia di Finanza.

A soccorrerli sono stati i volontari del comitato di Croce Rossa di Lecce, che hanno immediatamente prestato i primi aiuti ai migranti, rimasti in mare per oltre 5 giorni dall’Iraq alle coste nostrane. Sono in 25 tra uomini, donne, anche in stato di gravidanza, e bambini, provenienti dall’Iraq, dal Kurdistan e dalla Turchia. Al loro arrivo sul suolo del comune salentino, stanchi e affamati, sono stati visitati e rifocillati. Insieme a loro sono arrivati due presunti scafisti la cui identità è al momento al vaglio delle forze dell’ordine.

Gli sbarchi fantasma, cosa hanno di diverso?

È un’etichetta per dare un nome ad un fenomeno in crescita, spinto anche dalle politiche del Governo. Cosa hanno di diverso rispetto agli altri sbarchi? Innanzitutto, le imbarcazioni. Sono di solito di piccole dimensioni, oppure gommoni e barche a vela, come in questo caso. A pensarci bene, sono dei mezzi di trasporto convenienti per i trafficanti, perché passano facilmente inosservati ai controlli delle forze dell’ordine e ai pattugliamenti. È stato stimato che gli sbarchi di questo tipo portano tra le 3mila e le 5mila persone in Italia ogni anno, ma, in effetti, nessuno può fare una stima. Sono sbrachi non sempre facili da individuare.

La barca a vela con a bordo i due presunti scafisti inaugura il nuovo anno di migrazioni che passano per il Salento, dopo l’ultimo sbarco dello scorso 8 dicembre. Sarà la primavera ad incoraggiare nuovi viaggi della speranza?



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