
Per Sebastiano Montefusco, 42enne di Galatone, si sono riaperte le porte della casa circondariale di Lecce. Di nuovo. Il suo non è un nome sconosciuto alle cronache locali, l’uomo, infatti, era finito qualche tempo fa nei guai per associazione di stampo mafioso.
I carabinieri, in realtà, lo tenevano d’occhio da tempo. Da quando cioè, scontata una lunga condanna, era stato scarcerato. I movimenti del 42enne, in libertà vigilata, fin da subito avevano destato non pochi sospetti. Soprattutto quello strano andirivieni dalla sua abitazione, dove sarebbero stati notati alcuni tossicodipendenti, qualche dubbio lo ha insinuato nelle forze dell’ordine che hanno deciso di vederci chiaro. E lo hanno fatto appostandosi con discrezione nei pressi della sua abitazione.
Le conferme sono arrivate poco dopo. Prima un personaggio noto per il consumo stupefacenti si sarebbe avvicinato all’abitazione di Montefusco e una volta sulla soglia di casa, tra i due sarebbe avvenuto un veloce scambio. Poi, circa un paio d’ore dopo, i militari hanno riconosciuto un altro individuo con lo stesso vizio bussare alla sua porta. Si trattava di R.D.S., di Tuglie, colpito peraltro da foglio di via obbligatorio, con divieto di frequentare proprio il territorio di Galatone.
È stato a quel punto che i carabinieri hanno deciso di uscire allo scoperto, cogliendoli sul fatto. Nelle mani del tugliese la droga, in quelle di Montefusco, invece, i soldi.
Scattata immediatamente la perquisizione domiciliare sono spuntati fuori diverso materiale per il confezionamento e la somma di 40euro, probabilmente provento dell’attività spaccio. Su disposizione del pm di turno, Elsa Valeria Mignone, Montefusco è stato accompagnato dai Carabinieri dell’ Aliquota Operativa della Compagnia di Gallipoli a Borgo San Nicola. L’uomo di Tuglie, invece, stato deferito in stato di libertà per violazione della normativa sul foglio di via obbligatorio.