Se da un lato l’allarme Coronavirus scoppiato nel reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce è rientrato, dall’altro quanto accaduto in corsia lascia dietro di sé più di qualche interrogativo. Domande a cui, almeno per il momento, è impossibile rispondere. Fatto è che il paziente risultato positivo al Covid19 – fatto che aveva portato al blocco dei ricoveri – prima delle dimissioni è passato dalla ‘prova del tampone’ così come prevede il protocollo. E l’esito è stato negativo. Può capitare, come è stato ripetuto spesso dagli esperti in questi mesi di emergenza, ma la ‘preoccupazione’ è stata tanta, soprattutto perché la notizia è arrivata, come un fulmine a ciel sereno, in un momento in cui i numeri del bollettino sono incoraggianti.
Ora, per maggiore sicurezza, l’uomo sarà sottoposto ad un altro test che sarà inviato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata, per la coltivazione in vitro al fine di verificare l’eventuale crescita virale.
I fatti
Il malcapito protagonista di questa piccola ‘odissea’ qualche settimana fa ha combattuto contro il virus, sconfiggendolo. Era guarito e giudicato tale da una serie di test che avevano dato sempre lo stesso esito: negativo. Fino al tampone di ieri sera, positivo. Tanto che nel reparto di Cardiochirurgia era scattato il piano di sicurezza. Blocco dei ricoveri, come disposto dal Direttore medico del Presidio ospedaliero, accertamenti su pazienti, medici, infermieri e personale sanitario tutto e sanificazione dei locali. Fino al “colpo di scena”: il secondo tampone a cui era stato sottoposto il paziente, dopo l’esito del primo, era negativo.
Le buone notizie non sono finite. Gli altri pazienti ricoverati nel reparto, tutti in stanza singola, sono stati sottoposti al tampone e sono tutti negativi. Così come negativi sono i 23 operatori sanitari che nei giorni scorsi hanno avuto contatti più ravvicinati con il paziente. Nelle prossime ore conosceremo l’esito dei tamponi degli altri operatori del reparto anche se i risultati acquisiti finora sono molto incoraggianti e fanno ben sperare.