Stalking verso un sacerdote del Basso Salento? L’inchiesta volge al termine

Il pubblico ministero sta per chiudere il fascicolo d’indagine con l’accusa di stalking e ingiurie. Una studentessa 36enne di Parabita, secondo l’accusa, avrebbe importunato un prete originario di Potenza e di sei più grande di lei con ripetute avances.

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Avrebbe importunato un prete con ripetute avances e l'inchiesta volge oramai al termine.
 
Ricordiamo che la studentessa 36enne di Parabita P.C. (queste le sue iniziali) risulta indagata. Di certo, è ancora prematuro parlare di "processo alla parrocchiana", poiché non vi è stata alcuna richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura. In ogni caso, P.C. risponde delle accuse di ingiurie e stalking. Secondo Il pubblico ministero Maria Vallefuoco titolare dell'inchiesta, i sentimenti che la donna nutriva verso il sacerdote non erano ricambiati ed ella avrebbe cominciato a importunarlo, con una serie di atti persecutori.
 
A dare il via all'inchiesta, la denuncia del sacerdote presso la stazione dei carabinieri del posto, nel settembre del 2015. Un anno dopo il presunto stalking messo in atti dalla studentessa. L'uomo  originario di Potenza e di sei anni più grande di lei, ha riferito agli inquirenti che la donna lo tartassava con messaggi e telefonate anche sull'immancabile Facebook ; non solo una serie di ingiurie, sia in chiesa che in occasione di gite parrocchiali, di fronte al "presunto" rifiuto dell'uomo. Egli, rendendosi conto dell'infatuazione della 36enne, avrebbe gradualmente cominciato a respingerla.
 
La vicenda inizia alla fine settembre del 2014, quando la donna ed il prete cominciano a conoscersi. Inizialmente nasce un'amicizia che, a detta dell'uomo, col passare dei mesi diventa per la donna un'ossessione. P.C. assistita dal proprio avvocato Walter Gravante è stata ascoltata dal gip Carlo Cazzella nel giugno scorso. La donna ha raccontato una versione dei fatti totalmente differente da quella del sacerdote. La 36enne del Basso Salento ha riferito al giudice che il sacerdote, in svariate occasioni, si mostrava geloso di lei, quando ad esempio la trovava in compagnia di altri amici. Il sostituto procuratore Maria Vallefuoco ha anche chiesto una misura di sicurezza per P.C., all'esito di una perizia psichiatrica disposta dal gip. La donna soffrirebbe di un disturbo di tipo erotico compulsivo, indice di pericolosità.  Il difensore dell'indagata ha pero sostenuto che la fase acuta di questo disturbo è oramai superata, perché si è affievolito il sentimento verso il prete. In sostanza, la ragazza non costituisce più un pericolo per il sacerdote, perché non è più innamorata di lui. Sulla scorta delle osservazioni  dell'avvocato, l'istanza venne accolta dal gip.



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