
Procede verso l’archiviazione, la delicata inchiesta sull’incidente domestico avvenuto a Parabita, nel mese di luglio del 2020, in cui C.C., stilista di abiti da sposa, precipitata dall’ascensore di casa, rimediò gravi ferite.Il pm ha presentato l’istanza e non è stata avanzata opposizione, dunque, il procedimento che vede indagati il marito ed altre quattro persone, procede in quella direzione.
Il pm Maria Grazia Anastasia, nei giorni scorsi, ha presentato l’istanza e non è stata avanzata opposizione, dunque, il procedimento va verso l’archiviazione. Ad ogni modo, l’ultima parola sull’inchiesta spetta al gip.
Va detto che cinque persone vennero indagate, tra le quali compariva il marito della vittima. Quest’ultimo venne iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, per tentato omicidio, per permettere di espletare gli accertamenti investigativi.
Gli altri quattro, tra i quali comparivano i geometri ed i tecnici che si occuparono negli anni dell’ascensore, invece, erano indagati per lesioni colpose.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Stefano Zurzolo, Stefano Stefanelli, Eleonora Prete, Alessandro Martano. Nel corso dell’inchiesta è stata depositata una consulenza di parte che escludeva la possibilità di intervento, di qualsiasi natura, da parte del marito.
L’incidente
L’incidente si verificò il 18 luglio del 2020 a Parabita. La stilista sarebbe caduta nel vano dell’ascensore di casa, subito dopo che le porte del mezzo si erano aperte. La donna precipitò nel vuoto per alcuni metri, poiché l’ascensore non era al secondo piano. Una volta arrivati i sanitari del 118, la donna venne trasportata d’urgenza al Vito Fazzi di Lecce e ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione. La stilista rimediò, a seguito della caduta, un trauma cranico e facciale e varie fratture alle costole, al bacino ed al femore.
Il pm Paola Guglielmi dispose il sequestro dell’ascensore. Nel corso delle indagini, affidate ai carabinieri di Parabita venne disposta una doppia consulenza affidata al medico legale Alberto Tortorella ed all’ingegnere Lelly Napoli, per ricostruire la dinamica dell’incidente.
Ad ogni modo, al termine degli accertamenti investigativi, non sono state rilevate responsabilità penali a carico degli indagati e la Procura ha chiesto l’archiviazione non essendo emersi elementi per sostenere l’accusa in giudizio.
mCome detto, si attendo solo il pronunciamento del gip.