La natura prende il sopravvento, sempre più pericolosa la strada che da Cannole porta a Otranto

Un lettore di Cannole ha voluto segnalare la scarsa manutenzione della strada che dalla città delle municeddhe conduce a Otranto. Un tratto già pericoloso di suo, reso ancor più ‘difficile’ da percorrere per le sterpaglie.

“Perché dobbiamo aspettare che accada un incidente più o meno grave, più o meno pericoloso per parlare della messa in sicurezza di quella strada?”. Nei giorni in cui stiamo tristemente raccontando una drammatica sequenza di tragedie che hanno toccato il Salento che ora piange per delle giovani vite spezzate, la una segnalazione di un nostro lettore di Cannole arriva come un fulmine a ciel sereno.

Il tratto su cui vuole che si accendano i riflettori è la “strada per il mare“, quella che collega Cannole a Otranto, passanto per gli Alimini. Un percorso di pochi chilometri che viene frequentato sia dai residenti, che la conoscono bene che da tanti automobilisti non pratici del posto, soprattutto nel periodo estivo, quando le seconde case, i B&B, i residence e gli hotel dell’entroterra si riempiono fino al tutto esaurito.

Un tragitto per certi versi complicato, in cui ad una curva segue un’altra curva e i rettilinei non esistono. Strada vietata per quelli che non hanno l’intelligenza e la sapienza di aspettare e che rischiano di uscire dalla scia dell’auto che li precede lentamente per inventarsi sorpassi più che azzardati.

“Adesso è come se la natura si stesse riprendendo ciò che l’asfalto le ha tolto, poiché la scarsa manutenzione fa sì che erbacce, steli di cespugli e rami di alberi si affaccino sempre di più sulla carreggiata, impedendo la visuale e costringendo a guidare troppo al centro del tragitto per avere dinanzi a sé porzioni di strada più adeguate. Cosa dobbiamo fare per chiedere più attenzione?” chiede il cittadino.

L’invito è ad una maggiore manutenzione del tratto, per evitare che oltre alla scarsa illuminazione che rende difficile la visuale soprattutto nelle ore notturne, anche la presenza di sterparglie ci metta il suo.

“Sono tanti i giovani e meno giovani che frequentano il tratto, perché non fare in modo che ogni pericolo venga disinnescato?”. In fondo basta poco. “Basterebbe una squadra di operai e tutti saremmo più tranquilli, per noi, per i nostri figli e per i turisti che vorrebbero un Salento più ordinato e sicuro”.



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