Nel pomeriggio di ieri, presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce, un detenuto di 25enne di origini brasiliane e affetto da patologie psichiatriche, si è tolto la vita impiccandosi nel reparto infermeria. Nonostante la prontezza dei soccorsi della Polizia Penitenziaria e del personale sanitario, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.
Questo episodio porta a un bilancio allarmante: 68 detenuti suicidi dall’inizio del 2025 nelle carceri italiane.
Pasquale Montesano, Segretario Generale Aggiunto dell’Osapp(Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), non usa mezzi termini: “Se, per rispetto verso altri drammatici teatri, non vogliamo parlare di un vero e proprio bollettino di guerra, di certo siamo di fronte a una tragedia che vi si avvicina molto, nella sostanziale indifferenza della politica “.
La situazione nel carcere di Lecce, come sottolineato da Montesano, è emblematica della crisi nazionale: la Casa Circondariale del capoluogo ospita oltre 1.000 detenuti a fronte di una capienza strutturale “di gran lunga inferiore”, configurandosi tra gli istituti più sovraffollati d’Italia.
La Polizia Penitenziaria conta circa 150 unità mancanti rispetto alla pianta organica, rendendo la gestione operativa e umana “ingestibile”.
Questo quadro locale riflette le criticità a livello nazionale: 65.233 detenuti a fronte di 46.489 posti disponibili e un deficit di oltre 20.000 agenti.
“Il personale – aggiunge Montesano – è costretto a turni massacranti, con carichi di lavoro insostenibili e la compressione dei più elementari diritti, anche di rango costituzionale, nel silenzio delle istituzioni.”
Di fronte a questa emergenza, le richieste del sindacato sono chiare e immediate, volte a scongiurare un ulteriore disastro: provvedimenti deflattivi, necessari per una drastica riduzione del sovraffollamento; potenziamento degli organici: rinforzare la Polizia Penitenziaria con l’immissione di nuovo personale; assistenza sanitaria adeguata, garantire un supporto sanitario e psichiatrico all’altezza, partendo dal fallimento del superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e ristrutturazione e modernizzazione, interventi sugli edifici e sulle dotazioni.
Montesano critica aspramente le misure prospettate nella bozza della legge di bilancio, giudicate “parziali, di scarso impatto e di natura prettamente propagandistica”, chiedendo un impegno diretto al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, al Governo Meloni e ai sottosegretari Del Mastro e Ostellari.
“Hanno l’obbligo politico, morale e di legge di garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure alle donne e agli uomini della Polizia penitenziaria, ormai allo stremo delle forze e profondamente demoralizzati,” incalza il Segretario Osapp
In conclusione, il sindacato lancia l’ennesimo e disperato appello per un’azione immediata. Il sistema penitenziario italiano, in particolare nelle regioni del Sud, è considerato “al collasso”.
