Accoltellato per questioni di viabilità a Torre Vado, rischia di morire. 50enne indagato per tentato omicidio

La Procura ha chiuso le indagini sulla violenta aggressione del 16 luglio scorso, quando un 60enne di Morciano di Leuca, intorno alle 21.00, veniva accoltellato per strada

Chiuse le indagini sull’uomo accusato di avere accoltellato un 60enne dopo una lite per strada a Torre Vado. L’avviso di conclusione porta la firma del pubblico ministero Alessandro Prontera.

Flavio Toma, 50enne di Ugento, risponde delle ipotesi di reato di tentato omicidio e porto di armi ed oggetti atti ad offendere. I difensori, gli avvocati Silvio e Giorgio Caroli, hanno venti giorni per chiedere l’interrogatorio o produrre memorie difensive.

La violenta aggressione

Nell’atto viene ricostruita la violenta aggressione risalente al 16 luglio scorso. Quel giorno, un 60enne di Morciano di Leuca, intorno alle 21.00, veniva accoltellato a Torre Vado per strada dopo un’accesa discussione per motivi di viabilità. Secondo l’accusa, Toma che intralciava il transito dei veicoli nei pressi di un esercizio commerciale, veniva invitato ad allontanarsi. Ma reagiva violentemente e dopo aver raggiunto l’auto del 60enne, lo invitava a scendere, dopo aver colpito il finestrino. A quel punto, nasceva una colluttazione, culminata nell’accoltellamento. La vittima veniva colpita con un coltellino e il fendente la raggiungeva al torace, in direzione del cuore. Fortunatamente, il colpo inferto si arrestava al pericardio e l’uomo veniva salvato grazie anche al tempestivo intervento  di un’ambulanza del 118 che lo conduceva in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.

Le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Tricase, hanno permesso di dare un volto e un nome all’aggressore, poi tratto in arresto e condotto in carcere, come disposto dal pm.

Nei mesi scorsi, l’indagato è comparso dinanzi al gip Laura Liguori per l’udienza di convalida (l’arresto non è stato convalidato) ed ha riferito di essersi soltanto difeso dall’aggressione del 60enne.

Successivamente il Tribunale del Riesame ha accolto l’istanza della difesa ed ha accordato per Toma i domiciliari, dove si trova tuttora recluso.

 



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