Tornano a casa i Vigili del Fuoco salentini, nel cuore il “Grazie” del popolo albanese

Tornano a casa i Vigili del Fuoco salentini. Hanno scavato tra le macerie del terremoto per cercare i dispersi, trovando i corpi senza vita della mamma abbracciata ai suoi tre figli.

La terra continua a tremare in Albania, scosse meno forti rispetto a quella di magnitudo 6,5 che ha distrutto Durazzo e altre città vicine, ma la paura è ancora tanta nel Paese delle Aquile colpito al cuore da una tragedia che ha causato 51 morti e duemila feriti. Questo il bilancio definitivo una volta concluse le ricerche dei superstiti o di corpi senza vita, sepolti dalle macerie dei palazzi crollati in pochi secondi.

Preziosa è stata la professionalità e l’esperienza dei Vigili del Fuoco italiani che subito hanno teso la mano ad una popolazione forse impreparata ad affrontare simili catastrofi. I «caschi gialli» hanno scavato senza sosta, giorno e notte, per salvare quante più vite possibile. Sapevano bene che era una corsa contro il tempo.

La Sezione Operativa dei Vigili del Fuoco di Lecce, giunta al porto di Durazzo la sera del 26 novembre, è stata la prima squadra Italiana a raggiungere le zone colpite dal terremoto, il più forte della storia dell’Albania degli ultimi 40 anni. Undici unità – tra cui il Comandante Provinciale Giuseppe Bennardo – che hanno cercato di aiutare in tutti i modi la popolazione, ferita al cuore. Perché un terremoto scuote la terra e mostra tutta la fragilità nascosta. Quella degli edifici che si sbriciolano e seppelliscono storie e vite. E quella umana, che si ritrova a piangere. Certe scene, l’Italia lo sa bene, non si rimuovono con le macerie, non volano via con la polvere, non si cancellano passata la paura.

Fra le macerie, una mamma abbracciata ai suoi tre figli

I caschi gialli salentini sono stati inviati subito al “Cratere Numero Due”, dove poche ore prima era crollata una palazzina nella quale risultavano disperse sei persone: due donne, un uomo e tre bambini. Trovarli, trovarli nonostante tutte le difficoltà. Era questo l’obiettivo affidato alla Sezione Operativa di Lecce.

Sulla base delle indicazioni che alcuni testimoni hanno fornito, i Vigili del Fuoco salentini hanno cercato in alcuni punti precisi, senza mai perdere la speranza, ma le ricerche, in questo caso, si sono presentate sin da subito difficili. Le continue scosse hanno reso ancor più complicate le operazioni e i solai della palazzina crollata si erano compattati formando un “sandwich”. Uno sopra all’altro. Per andare in profondità, i cashi rossi  hanno dovuto bucare tutti gli strati formati dai cedimenti a catena. Nessun intervento è fatto a caso, scavando senza una strategia. Le fasi sono diverse, ognuno fa la sua parte seguendo i compiti assegnati, dove devono aprire, portare via materiale e così via.

Durante la notte sono giunti sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco Usar (Urban Search And Rescue) che si sono unite alla Sezione Operativa di Lecce. Le ricerche si sono concluse 36 ore dopo, nel modo più triste: nelle macerie sono stati recuperati i corpi senza vita di due gemellini (un maschietto e una femminuccia di due anni) e del loro fratellino di 6 anni. Sono stati trovati a letto, insieme alla mamma che sembrava li avesse abbracciati come un ultimo, doloroso, gesto di protezione.

Nel contempo le Sezioni Operative continuavano l’azione di ricerca e recupero dei dispersi, ulteriore personale Vigili del fuoco dedicato alla logistica, giungeva in Albania allestendo in poche ore, nel porto commerciale di Durazzo, un Campo Base comprensivo di cucine da campo per ospitare 200 vigili del fuoco.

“Grazie Italia”

Numerosi i gesti di apprezzamento da parte della popolazione albanese che, ogni volta che incrociava le squadre di Vigili del Fuoco, non esistava a ringraziarli, a gridare “Grazie Italia”. Una commovente lezione di umanità: la gente del posto sa bene che se potrà tornare lentamente alla normalità, in parte è anche merito di questi ‘angeli’ volati in loro aiuto.

Nella giornata di ieri, invece, è stato il Primo Ministro Albanese Edi Rama (anche lui colpito in prima persona dal terremoto: la findanzata del figlio ha perso la vita insieme alla sua famiglia) a voler incontrare personalmente il contingente italiano dei Vigili del Fuoco, ringraziandoli pubblicamente per il lavoro svolto per la popolazione albanese.

I vigili del fuoco salentini torneranno a casa domani. Sbarcheranno al porto di Bari.

 



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