Trasferita in ospedale in codice giallo, muore dopo aver contratto il Covid. La denuncia dei figli

Il 17 marzo scorso, l’81enne di Supersano venne ricoverata all’Ospedale di Casarano, per un accumulo di acido urico. E dopo aver contratto il Covid non ce l’ha fatta

Si reca in ospedale in codice giallo per sottoporsi ad una terapia endovenosa per l’eliminazione degli acidi urici e contrae il Covid. Non solo, poiché la donna muore alcuni giorni dopo. I figli di una 81enne di Supersano, un noto avvocato ed un ufficiale dei carabinieri, hanno presentato denuncia nelle scorse ore, attraverso l’avvocato Angelo Greco, presso la caserma dei carabinieri di Casarano.

Il 17 marzo scorso, l’81enne venne ricoverata presso l’Ospedale di Casarano, per l’eliminazione di alcuni edemi. Ed all’ingresso, è stata sottoposta a tampone, risultato negativo. Non solo, poiché dal reparto di geriatria, comunicavano ai figli che la madre sarebbe potuta tornare a casa, considerando il buon decorso della terapia e l’evoluzione positiva della eliminazione degli edemi.

Trascorsi alcuni giorni, il personale medico comunicava ai figli della 81enne di Supersano che era risultato positivo al covid un paziente nel reparto di geriatria, specificando che quest’ultimo non era ricoverato nella stessa stanza della madre. E veniva, inoltre, riferito che quest’ultima era risultata negativa al covid. Il medico specificava che era necessario procedere, comunque, a nuovi accertamenti per verificare la negatività di tutti i ricoverati nel reparto. Il figlio chiedeva se poteva andare a riprendere la madre, ma una dottoressa riferiva che il giorno stesso avrebbero dovuto prima provvedere a rifare i tamponi.

Il giorno seguente, un medico dell’Ospedale di Casarano comunicava che l’esito del tampone della donna era, questa volta, positivo. Aggiungendo che non vi era presenza di febbre e che non vi era alcun sintomo connesso all’infezione.
Il giorno seguente, però, un sanitario riferiva ai figli che la madre sarebbe stata trasferita presso presso il reparto covid dell’ospedale di Galatina.

Circa 72 ore dopo (in data 8 aprile), la famiglia dell’anziana paziente veniva a conoscenza che l’infezione da Covid aveva aggredito i polmoni, portandola a gravissima insufficienza respiratoria, provocando il decesso della donna.

I figli, come detto, nelle ore successive alla morte della madre, hanno presentato una denuncia, ipotizzando i reati di omicidio colposo ed epidemia colposa. E chiedono alla magistratura che sia fatta chiarezza su eventuali negligenze, nel rispettare la profilassi anti-contagio covid, considerando che la loro madre era stata ricoverata con un semplice codice giallo, per problemi di accumulo di acidi urici.