Picchiarono e accoltellarono un 21enne a Galatone lo scorso dicembre, per tre persone si aprono le porte del carcere

L’aggressione nella notte tra l’11 e il 12 dicembre scorso ì. Al termine delle indagini i Carabinieri hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, su disposizione del Gip.

Hanno un volto e un nome i tre aggressori di Dario Potenza, il 21enne di Galatone picchiato con violenza e ridotto in fin di vita con alcuni fendenti alla schiena. Uno gli ha persino perforato un polmone. Un mese dopo, grazie ad un’indagine svolta senza tralasciare nulla, i Carabinieri della stazione locale e i colleghi del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Lecce sono riusciti a chiudere il cerchio. A finire in manette sono Giuseppe Marzano, 54enne già condannato nel 2014 per tentato omicidio; Vincenzo Lanzillotto, 40enne con precedenti in materia di sostanze stupefacenti e Marco Colazzo, 24enne incensurato. Tutti di Galatone.

Raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce Giulia Proto, su richiesta del Sostituto Procuratore Francesca Miglietta per i tre si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. Si dovranno difendere dall’accusa di tentato omicidio in concorso.

La ‘dinamica’ della violenta aggressione

Per capire, bisogna spostare la lancetta dell’orologio e tornare alla notte tra l’11 e il 12 dicembre. Tutto comincia all’interno di un bar di Galatone, quando il giovane si è ritrovato faccia a faccia con i suoi aggressori, tutti a volto scoperto. Probabilmente intuendo il motivo di quell’incontro, non certo casuale, è riuscito a scappare dalla porta posteriore che si affaccia su una strada limitrofa, ma il suo tentativo di fuggire è stato vano. A nulla è servito trovare riparo dietro un’auto parcheggiata in strada. Il 21enne è stato ‘scoperto’ e colpito ripetutamente con calci e pugni. Per ‘completare l’opera’, i tre gli hanno sferrato alcuni fendenti con un’arma da taglio non meglio identificata. Non contenti, uno gli ha dato un calcio in pieno volto.

Salvo per miracolo

Forse sarebbe finita in modo diverso se un agente di Polizia libero dal servizio non fosse intervenuto. L’uomo, dopo aver udito il trambusto, si è affacciato dalla finestra, iniziando ad urlare quando si è accorto della scena. Poi è sceso in strada, riuscendo a mettere in fuga gli aggressori.

Scattato l’allarme, il 21enne è stato accompagnato in codice rosso prima all’ospedale di Gallipoli, poi al “Vito Fazzi” di Lecce, dove gli è stata diagnosticata la perforazione del polmone. Il suo quadro clinico non era degli migliori: aveva perso circa due litri di sangue. Durante la notte un peggioramento: un arresto respiratorio scongiurato grazie al supporto di un rianimatore.

Le telecamere di videosorveglianza decisive per chiudere il cerchio

Sfortunatamente per i tre malviventi, l’intera sequenza è stata ripresa da alcune telecamere di videosorveglianza installate sul luogo in cui si era consumata l’aggressione. Una in particolare è stata decisiva. Nei filmati, finiti nelle mani dei Carabinieri di Galatone, sono spuntati gli indizi utili a chiudere il cerchio. I militari sono riusciti a identificare gli aggressori che, come detto, hanno agito senza preoccuparsi di ‘nascondersi’. Dal volto al nome, insomma, il passo è stato breve.

Un’aggressione bestiale, connotata da una ferocia inaudita da parte di tutti gli odierni indagati”, con queste parole il Gip ha motivato il provvedimento restrittivo. Marzano, Lanzillotto e Colazzo, arrestati all’alba presso le proprie abitazioni, al termine delle formalità di rito, sono stati accompagnati presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce.



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