Uno è finito nei guai per aver aggredito la compagna con una violenza tale da provocarle delle tumefazioni al viso e al corpo. Un’altra perché aveva reso la vita della madre un inferno tant’è che per lei si sono aperte le porte del Carcere di Lecce con le accuse di lesioni personali aggravate e continuate, estorsione e rapina continuate. Sono gli arresti per maltrattamenti in famiglia a Ugento grazie ai Carabinieri della stazione locale, guidati dal luogotenente Alessandro Borgia.
Nel primo caso, i militari hanno arrestato in flagranza di reato un uomo, ritenuto responsabile, come detto, di maltrattamenti in famiglia contro la convivente, culminati in un’aggressione avvenuta in auto. La vittima, fortunatamente, è riuscita a chiedere aiuto permettendo ai militari di immobilizzare l’uomo e soprattutto di scongiurare che la “violenza” avvenuta in quel caso in macchina potesse prendere una piega drammatica. Potesse sfociare in tragedia, insomma. La malcapitata è stata trovata con varie tumefazioni al volto e su tutto il resto del corpo, giudicate guaribili in alcuni giorni, mentre l’arrestato, una volta concluse le formalità di rito, è stato accompagnato presso l’abitazione dei familiari, dove dovrà restate ai domiciliari. O meglio avrebbe dovuto.
Non contento, infatti, l’uomo ci ha riprovato ad avvicinare la poveretta tant’è che è stato sorpreso dagli uomini in divisa all’interno del cortile dell’abitazione della donna. Scattato l’arreso in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia per lui, si sono aperte le porte del Carcere di Lecce.
A Borgo San Nicola è finita anche una donna, sempre di Ugento. I carabinieri della stazione locale hanno bussato alla porta della sua abitazione su ordine dell’Autorità Giudiziaria. È accusata di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e continuate, estorsione e rapina continuate. Reati commessi dal 6 all’11 maggio 2021 ai danni dell’anziana madre convivente, così come accertato da quei carabinieri. Una volta concluse le formalità è stata accompagnata in Carcere.
