Ruba le offerte e urina sull’altare, trovato l’autore del furto sacrilego nella chiesa di Scorrano

Ha un volto e un nome il ladro che si è introdotto nella chiesa madre di Scorrano per rubare le offerte. Non contento del bottino racimolato, aveva urinato su un crocifisso.

Quarantotto ore o poco meno. Tanto è durato l’anonimato del ‘ladro sacrilego’ che, sabato scorso, si è introdotto nella chiesa madre di Scorrano, per una visita poco consona al luogo sacro. Gli uomini in divisa –  grazie alle telecamere di videosorveglianza installate nella parrocchia che avevano ripreso il gesto offensivo che ha fatto non poco discutere – hanno presentato il conto a D.R. (queste le sue iniziali) 30enne di Gagliano del Capo. Il giovane, volto già conosciuto alle forze dell’Ordine per alcuni reati contro il patrimonio, è stato denunciato a piede libero.

I fatti

Una volta entrato nella parrocchia deserta, dopo aver forzato la porta di ingresso, il malvivente ha ben pensato di allungare le mani sui soldi contenuti nella cassetta delle offerte, poco meno di 150 euro. Prima di andare via con i contanti, ha cercato di ‘arrotondare’ il bottino con una catenina in oro con l’effige della Madonna che aveva sfilato dalla statua di Santa Domenica, patrona della città. Il suo giro in chiesa non è finito quando ha trovato qualcosa di prezioso da arraffare. Tra i ‘segni’ che ha lasciato durante il suo passaggio c’è anche quello sull’altare principale, dove avrebbe urinato ai piedi di un Crocifisso.

Quando il parroco ha scoperto l’accaduto, i carabinieri della stazione locale, insieme ai colleghi della compagnia di Maglie, si sono messi subito alla ricerca dell’uomo, anche osservando con attenzione i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella parrocchia e nelle strade su cui si affaccia.

Trovato l’uomo ritratto nelle telecamere

La ‘caccia’ si è conclusa nelle scorse ore, quando il responsabile del furto e degli atti sacrilegi è finito nei guai. Prezioso è stato l’aiuto dei colleghi della compagnia di Tricase che hanno subito riconosciuto l’uomo immortalato nei frame, essendo come detto già noto alla locale stazione per reati contro il patrimonio. La prova definitiva è arrivata durante alcune perquisizioni effettuate nel weekend che hanno consentito di rinvenire la maggior parte della refurtiva che il 30enne aveva già impegnato presso un compro oro della zona, oltre agli indumenti utilizzati per compiere il furto. I monili, del valore di circa 500 €, sono stati restituiti al parroco della chiesa madre di Scorrano.