C’è anche una coppia salentina tra i passeggeri rimasti bloccati per ore all’aeroporto di Siviglia. Erano andati nella capitale dell’Andalusia, insieme agli altri passeggeri.
Si sono presentati, alle 07.10 di questa mattina, all’aeroporto, pronti per imbarcarsi sul volo Ryanair che li avrebbe riportati a casa, in Salento. Dopo la “levataccia notturna”, per loro e centinaia di turisti è cominciata un’odissea inaspettata: sono bloccati, da diverse ore, nella zona imbarchi dello scalo internazionale, conosciuto anche con il nome di San Pablo. Della partenza, neanche l’ombra.
Erano riusciti a salire a bordo, ma sono stati fatti scendere per un presunto guasto tecnico. Avrebbero diritto alla “riprotezione” su un volo alternativo per la destinazione finale, ma pare non ci siano posti, almeno non in tempi stretti. Così i malcapitati, esausti, dovranno attendere diverse ore prima di poter rientrare in Puglia.
Chiesto aiuto a Codici
Grazie allo sportello vacanze pensato da Codici, sul numero whatsapp (338.4804415) sono già arrivate le prime richieste di assistenza. Tanti i passeggeri che hanno scritto per raccontare l’accaduto, tant’è che l’Associazione che ha, nella sua mission, la difesa dei diritti dei cittadini, ha iniziato a raccogliere le adesioni per l’avvio di un’azione collettiva popolare nei confronti del vettore irlandese.
Si possono chiedere 400 euro a passeggero per indennizzo contrattuale a cui si possono aggiungere gli importi per le spese sostenute e o disagi sopportati che potranno essere quantificati solo alla conclusione di questa odissea.
“La Corte di Giustizia Europea ha da tempo stabilito che i passeggeri di voli giunti in ritardo sono assimilabili ai passeggeri dei voli cancellati, per quanto riguarda il diritto alla compensazione pecuniaria, se questi voli raggiungono la destinazione finale oltre tre ore dopo l’orario di arrivo originariamente previsto, per importi che variano tra 250 e 600 euro in base alla lunghezza della tratta» ha precisato l’avvocato Stefano Gallotta, responsabile di Codici Puglia e del settore vacanze di Codici.
Non solo: «Anche alle vittime dei ritardi aerei spetta il rimborso per le spese eventualmente sostenute a causa del ritardo e il risarcimento per i disagi sopportati, come riconosciuto da diverse sentenze recenti. Dalle prime segnalazioni giunte da Siviglia – conclude Gallotta – stanno emergendo violazioni dei doveri di assistenza e informazione dei passeggeri, già costretti a svegliarsi in piena notte per imbarcarsi sul volo delle 07.10, in ragione delle quali le pretese risarcitorie potrebbero essere più consistenti».
Vedremo quali saranno gli sviluppi della vicenda.