Tentato omicidio personal trainer alle Vele, l’imputato dinanzi al giudice per l’udienza preliminare

Un altro grave fatto di sangue risalente all’8 maggio scorso, oltre a quello recente di Mirko Monaco, avvenuto sempre nella zona 167 di Lecce.

Si terrà in data 29 gennaio, l’udienza preliminare sul ferimento di Riccardo Savoia. Un altro grave fatto di sangue risalente all’8 maggio scorso, oltre a quello recente di Mirko Monaco, avvenuto sempre nel quartiere “Vele”, nella zona 167 di Lecce.

Il gup Giovanni Gallo dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero Maria Rosaria Micucci, nei confronti di Michael Signore, 19enne leccese, accusato di tentato omicidio. In quella sede, comunque, il suo legale Mariangela Calò, potrà richiedere un rito alternativo.  Invece, il personal trainer, vittima dell’agguato, è difeso dall’avvocato Antonio Savoia.

Michael Signore risponde di tentato omicidio. Non solo, anche di rapina aggravata, spaccio di sostanze stupefacenti e di detenzione e porto darmi abusivo. Signore si trova detenuto nel carcere di Trani.

Ricordiamo che il pm aveva chiesto una proroga dei termini della misura cautelare in atto, della durata di tre mesi, in attesa dei risultati dellesame spettroscopico dello stub (permette di rilevare residui di polvere da sparo). La prova di laboratorio ha confermato lappartenenza delle tracce allindagato. Dunque sarebbe stato il 19enne leccese a sparare contro Savoia, secondo le conclusioni della Procura. Il movente sarebbe legato a presunti debiti e contrasti nello spaccio di droga.

Secondo la ricostruzione della Procura, Signore avrebbe sparato un colpo di pistola in bocca e in altre parti vitali del corpo, allindirizzo del personal trainer. Il giovane leccese avrebbe anche rapinato Savoia, sottraendogli, dopo laggressione, gli occhiali da sole, il portafoglio con 200 euro, un orologio e il cellulare.

Inoltre, nellabitazione di Signore sono state rinvenute 17 dosi di cocaina e altri 170 grammi nel seminterrato nascoste in una cassaforte, da cui laccusa di spaccio.

Il fatto di sangue

L8 maggio scorso, il 37enne Riccardo Savoia è stato ritrovato sulla terrazza della palazzina di sei piani, che si affaccia su via Machiavelli nel Quartiere Stadio, in gravi condizioni, dopo una telefonata anonima. In seguito, si ègiunti al presunto autore della violenta aggressione, grazie ai filmati di una telecamera di videosorveglianza. Signore venne sottoposto al fermo, poi convalidato dal gip, e condotto in carcere.

A seguito del violento fatto di sangue, Savoia ha perso la funzionalità della milza ed ha subito lo sfregio e la deformazione permanente del viso.



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