Non dichiara di avere vinto oltre 300mila euro ai giochi online. Indagata una “furbetta” del reddito di cittadinanza

Secondo la Procura, la 30enne avrebbe reso false dichiarazioni in merito alle condizioni reddituali del proprio nucleo familiare, nelle domande presentate negli anni 2019 e 2020.

Una presunta “furbetta” del reddito di cittadinanza è accusata di non avere dichiarato di avere percepito vincite con i giochi online per oltre 300 mila euro. Nelle scorse ore, F.A.I., 30enne, residente a Carmiano, è stata raggiunta da un avviso di conclusione delle indagini preliminari, a firma del sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini, con l’accusa di false dichiarazioni.

L’indagata è assistita dall’avvocato Massimo Lucio Astore e potrà chiedere di essere interrogata o produrre memorie difensive.

Secondo la Procura, la 30enne avrebbe reso false dichiarazioni in merito alle condizioni reddituali del proprio nucleo familiare, nelle domande presentate negli anni 2019 e 2020. In particolare, la 30enne presentava, il 12 febbraio del 2019, l’attestazione ISSE rilasciata dall’INPS (valida fino al 31 dicembre) con cui autocertificava una situazione economica pari a 2.191,60 euro. E soprattutto, non avrebbe dichiarato di avere percepito, nel 2018, vincite da conti gioco per un ammontare complessivo di 311.778,31 euro.

Lo stesso copione sarebbe stato messo in atto nel 2020. L’indagata, ritiene sempre l’accusa, avrebbe presentato una nuova domanda, con una attestazione ISEE del 26 gennaio del 2020 (valida fino al 31 dicembre), autocerticando una situazione reddituale pari a 1.890,40 euro.

La 30enne, in sostanza, attraverso le suddette false dichiarazioni, avrebbe beneficato, secondo l’accusa, da maggio a dicembre 2019, del reddito di cittadinanza corrisposto dall’INPS pari a 6.029,36 e nel periodo, tra gennaio e dicembre del 2020, dell’importo complessivo di 7.808,11 euro.



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