Una serie di presunti soprusi tra le mura di casa, ai danni della moglie e della figlia minorenne. In mattinata, il gup Giulia Proto, al termine del rito abbreviato, ha emesso la condanna a 3 anni e 6 mesi nei confronti di un 70enne di origini straniere, residente a Lecce. Inoltre, è stato disposto il risarcimento del danno e una provvisionale di 5 mila euro in favore della vittima. La moglie si è, difatti, costituita parte civile con l’avvocato Silvio Giardiniero.
L’imputato è difeso dall’avvocato Francesca Erroi che, nel corso della discussione in aula, ha sostenuto come sia stato il marito a subire i soprusi della moglie e in una circostanza sarebbe stato anche cacciato di casa. Ad ogni modo, una volta depositate le motivazioni della sentenza, la difesa presenterà ricorso in Appello. Il pm Paola Guglielmi, durante la discussione in aula, ha invocato la pena di 3 anni e 4 mesi.
Le indagini hanno preso il via, nel settembre del 2019, dopo la denuncia della donna. E ad ottobre, il marito venne raggiunto dal divieto di avvicinamento alla coniuge.
Secondo la pubblica accusa, per diversi anni, il 70enne avrebbe maltrattato la moglie e la figlia per motivi di poco conto. E viene contestato anche un episodio di lesioni verso entrambe. La moglie dopo essere stata tirata per i capelli, dovette ricorrere alle cure del pronto soccorso, con prognosi di tre giorni. La figlia che portava l’apparecchio per i denti, rimediò un taglio al labbro, a causa di uno schiaffo al volto.