Impianto di compostaggio a Poggiardo: il Comune si oppone all’unanimitè

Il consiglio comunale non solo si oppone alla trasformazione dell’attuale impianto di biostabilizzazione in uno dei tre impianti di compostaggio previsti dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani, ma chiede anche la disattivazione al Presidente della Regione.

 Il consiglio comunale non solo si oppone alla trasformazione dell'attuale impianto di biostabilizzazione in uno dei tre impianti di compostaggio previsti dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani, ma ne chiede anche la disattivazione al Presidente della Regione

Ancora non è stato tracciato alcun elaborato tecnico in merito all'ipotesi di trasformazione dell'attuale impianto di biostabilizzazione in uno dei tre impianti di compostaggio previsti dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani, ma il Comune di Poggiardo fa sentire in anticipo la sua voce in Consiglio comunale.

Nell'assise del  21 marzo scorso infatti il Consiglio comunale di Poggiardo in una seduta appassionata ha preso "una decisione storica per l’intera comunità di Poggiardo e Vaste esprimendosi all’unanimità contro qualsiasi ipotesi di trasformazione/conversione dell’attuale impianto di biostabilizzazione in impianto di compostaggio e qualsiasi eventuale ipotesi di aumento della capacità ricettiva dell’impianto esistente".

" Contrarietà – si legge nella nota diramata dal Comune salentino –  estesa anche a qualsiasi ipotesi di realizzazione/allocazione di nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti, sia pubblici che privati, sul proprio territorio" .

Ma non è tutto. Non solo infatti il Comune di Poggiardo si oppone all'eventuale trasformazione dell'attuale impianto di biostabilizzazzione, ma ne chiede la disattivazione al Presidente della Regione poiché ritiene che "nell’ambito del nuovo piano di gestione dei RSU – prosegue la nota – basato sulla raccolta differenziata spinta e alla luce delle norme sopravvenute che prevedono differenti criteri escludenti di localizzazione degli impianti (no a impianti che distino meno di 2.500 metri dal centro abitato, da strutture scolastiche, strutture sanitarie con degenza, case di riposo), risulti inutile".

Le modifiche  impiantistiche o la disattivazione dell’impianto provocherebbero inoltre aumenti di costi e/o tariffe. Anche in questo caso, la richiesta del Comune di Poggiardo è chiara: "gli stessi restino a totale carico del bilancio regionale e non gravino su quello comunale" spiega  il Sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati rimarcando la "storicità della decisione presa dal Consiglio comunale" e  ringraziando  "tutti i Consiglieri comunali per il senso di responsabilità e la lungimeranza dimostrati nell’interesse di un territorio e di una comunità che come sito di discarica prima e poi come sito per la gestione e trattamento dei rifiuti ne hanno già abbondantemente pagato le ripercussioni negative".