Mazzei replica a Caroli «gioisci per dati vecchi del 2011. Ma la Puglia arranca»

Il consigliere regionale d”™opposizione Luigi Mazzei replica all”™assessore al lavoro della Giunta regionale, ma la polemica si estende alla nuova assenza del Governatore Vendola in un consiglio importante come quello sul lavoro

Mentre da un lato l’Assessore al Lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli, vanta risultati lusinghieri della Puglia in termini di occupazione, economia e lavorograzie alla Task Forze messa in campo dalla Giunta Vendola, dall’altro a fornire una lettura diametralmente opposta sulla situazione del nostro territorio è il consigliere d’opposizione, Luigi Mazzei.
 
Se Caroli, infatti, vede il bicchiere mezzo pieno mettendo in relazione i lievi segni meno della Puglia contro i collassi del Sud in particolare e dell’Italia in Generale, l’esponente di Forza Italia, con i numeri di Bankitalia alla mano, troncando ogni positività del governo Regionale, non guarda un bicchiere mezzo vuoto ma addirittura a secco.
 
«Credevamo di partecipare ad un Consiglio Regionale in cui si affrontava la drammaticità del tema della mancanza di lavoro in Puglia e dei gravissimi tassi di disoccupazione, soprattutto giovanile, con cui ci confrontiamo quotidianamente sul territorio – afferma Mazzei –ed invece abbiamo assistito ad una brillante piece teatrale da parte dell’Assessore Leo Caroli che si è esibito in un monologo degno della commedia degli assurdi».  Insomma, secondo il consigliere d’opposizione calimerese  i “freschissimi” dati risalenti al 2011 ed inseriti in una relazione griffata 2013, rischiano di dare un’immagine quasi errata della nostra Regione, di una Puglia che «quasi quasi sta bene, quasi quasi se la cava, quasi quasi sta per mettersi alle spalle la crisi».
 
«La Puglia – prosegue Luigi Mazzei –  lungi dall’essere un’isola felice dell’Italia e del meridione come comicamente cercano di presentarla gli assessori della Giunta Vendola è un territorio in asfissia economica e sociale. I dati che Bankitalia ci ha fornito nei giorni scorsi al Rettorato di Lecce offrono un quadro drammaticamente triste». E giù di numeri «dal 2007 ad oggi in Puglia si sono perduti un’infinità di posti di lavoro con un crollo del tasso di occupazione pari al 30% e con la disoccupazione giovanile al 46%.  
 
L’export segna contrazioni intorno al 10%. Il Tac è accartocciato su se stesso. Il comparto turistico soffre del problema infrastrutture e non è aiutato dalle ordinanze antierosione contro le quali la Regione non si muove. Il settore alimentare è sì  in crescita ma la calamità Xylella che impatto avrà visto che Vendola non ha fatto nulla per aiutare olivicoltori e florovivaisti? Le aziende agricole sono diminuite e il problema legalità si fa sentire più di prima.  Un bollettino di guerra triste perché tragico ma Caroli oggi era felice.
 
Di più, la flessione dei mutui concessi alle famiglie sempre dal 2007 ad oggi è pari al 60%: vedere che addirittura l’Assessore al Lavoro incensa il sistema bancario fa pensare all’idea di un territorio che non si conosce poiché non si vive e non si frequenta». 
 
«Già – conclude Mazzei estendendo la polemica anche ad altro – proprio come fa il Presidente Vendola che, impegnato in battaglie romane e non conoscendo nulla di ciò che accade in Puglia, oggi su un tema importante come quello della disoccupazione non solo ha mandato in Consiglio, allo sbaraglio, il suo assessore ma non ha avuto il coraggio di metterci la faccia. E anche di questo gli chiederò conto sabato prossimo quando, come preannunciato nei giorni scorsi, mi recherò al Puglia Pride di Lecce per stringere la mano al Presidente, presentarmi a lui come neo consigliere regionale – visto che in tre mesi non l’ho mai incontrato – e parlargli dei problemi del Salento  poiché non li conosce ed anzi col suo modo di amministrare li acuisce». 

Ma in Forza Italia non tutti sono caustici come Mazzei, il Consigliere Regionale di Forza Italia, Aldo Aloisi qualche merito dalla Regione lo vede «esiste una differenza sostanziale – ha detto Aloisi – tra la gestione di un’emergenza ed una politica attiva capace di programmare il futuro in maniera organica». A riguardo ha aggiunto «devo dire che questo governo regionale si è mostrato attento nella gestione delle urgenze occupazionali, che hanno coinvolto tante imprese in crisi, ma dall’altro lato  anche incapace di guardare lontano creando le basi per lo sviluppo e la crescita nella nostra Puglia». 

«Manca – ha concluso – una programmazione puntuale in grado di stimolare le politiche per il lavoro e per la crescita. Dall’abbattimento della tassazione, agli investimenti, alla semplificazione burocratica, la Giunta non ha dato alcun segnale di presenza e attenzione. Siamo riusciti  a tamponare l’esplosione della disoccupazione, ma non certo a produrre lavoro ed una solida prospettiva per il domani».