Per affittare o vendere immobili è necessario il certificato APE? Si attendono risposte chiare dal Legislatore in una situazione in via di evoluzione.
Il panorama della certificazione energetica degli edifici è avvolto dall’incertezza che lascia i cittadini nella nebbia. Decreto Destinazione Italia, legge di Stabilità per il 2014 e Decreto Milleproroghe hanno dettato disposizioni che, in poco tempo, hanno introdotto, modificato e in seguito annullato l’obbligo di allegare l’APE, ovvero l’ Attestato di prestazione energetica, ai contratti di compravendita e affitto degli immobili.
Purtroppo, però, le normative che dettavano, invece, l’obbligatorietà del certificato per la validità di compravendite e affitti sono ancora in vigore, quindi resta da capire quale prevarrà.
Fino all’inizio dell’autunno scorso, infatti, la regola vigente era quella della Legge Ecobonus, che ha recepito la Direttiva Ue sul rendimento energetico in edilizia, che prevedeva la nullità dei contratti di compravendita e affitto stipulati in mancanza dell’Attestato di prestazione energetica. Dopo una serie di ipotesi stilate per sanzionare la mancata allegazione dell’Attestato di prestazione energetica ai contratti di compravendita e locazione, il Decreto Destinazione Italia, entrato in vigore il 24 dicembre 2013, dispone che i contratti senza Ape sono validi, ma vengono multati con sanzioni che vanno dai 3 mila ai 18 mila euro. Nelle locazioni di singole unità immobiliari, invece, la multa è stata fissata tra i mille e i 4 mila euro. Nei contratti di durata fino a tre anni, la sanzione è stata ridotta della metà. Non è previsto invece nessun obbligo nei contratti di trasferimento a titolo gratuito.
La Legge di Stabilità per il 2014, in vigore dal primo gennaio, ha fatto slittare l’obbligo di allegare l’Attestato di prestazione energetica all’entrata in vigore del decreto ministeriale che adeguerà il DM 26 giugno 2009, contenente le linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Si potrebbero, quindi, ancora concludere contratti senza l'obbligo di allegare l'Ape, andando però in contrasto con le norme di indirizzo comunitarie.
insomma, un caos normativo che dovrà essere presto risolto perché non gravi sui cittadini un ulteriore balzello.