Il “Vito Fazzi” di Lecce sul podio in Puglia per numero di parti eseguiti, l’indagine di doveecomemicuro.it

Inoltre, il nosocomio leccese, con il 21,72% di cesarei, rispetta la soglia per quanto riguarda la percentuale di tagli cesarei primari, che devono mantenersi inferiori-uguali al 25%.

In Puglia, le strutture pubbliche o private accreditate che effettuano parti sono 31. Il 35,5% rispetta il valore di riferimento fissato a 1000 parti mentre il 16,1% non rispetta il valore minimo di 500 parti l’anno. Nella classifica precedente, riferita all’anno 2016, le strutture erano 32. Il 38% rispettava il valore di riferimento, mentre, il 16% non lo faceva.

L’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce raggiunge un’altra posizione di eccellenza nel settore delle strutture sanitarie e, questa volta, per quel che riguarda il reparto nascite. Il nosocomio leccese, infatti, si attesta in terza posizione nella speciale classifica redatta dal portale   www.doveecomemicuro.it, sito di public reporting delle strutture sanitarie italiane.

Nella Regione, nelle prime posizioni si confermano l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia (con 2.554 parti effettuati nel 2017), l’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto (2.075 parti), come si diceva in precedenza l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce (1.732 parti), il Consorziale Policlinico di Bari (1.612 parti) e l’Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti (1.593 parti).

L’indagine è stata realizzata, ripetiamo, dal portale www.doveecomemicuro.it è riguardano gli ospedali italiani più attivi per numero di parti (fonte: PNE 2018 relativo all’anno 2017). L’alto volume di attività, infatti, si traduce in maggiori garanzie di sicurezza per mamme e bambini.

L’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, inoltre, con il 21,72% di cesarei, rispetta la soglia per quanto riguarda la percentuale di tagli cesarei primari, che devono mantenersi inferiori-uguali al 25%.

L’esperienza conta anche nei reparti di maternità. Un alto numero di parti eseguiti in un anno, infatti, si traduce in maggiori garanzie di sicurezza per mamme e bambini. È bene tenerne conto al momento di scegliere l’ospedale.