Basket A2, il Nardò sfiora l’impresa

La corazzata Trapani trema, ma alla fine porta a casa la partita di misura

Hdl Nardò Basket sfiora l’impresa con il fortissimo Sport Invest Trapani, a lungo in sofferenza sul parquet bollente del Pala San Giuseppe di Lecce. A lungo aggrappata a Smith, autore di una prestazione enorme, la squadra di Dalmonte firma una delle sue partite migliori, anche se senza punti, proiettando convinzione e rabbia agli ultimi tre atti della fase a “orologio”.

Dalmonte manda sul parquet all’inizio Parravicini, La Torre, Baldasso, Stewart e Donda. Trapani cerca subito di imporre un ritmo vertiginoso al match, Nardò risponde con buona aggressività e con azioni offensive ordinate. Parravicini sembra trovare sentieri facili nel cuore della difesa siciliana con due penetrazioni vincenti. Nikolic rileva Stewart con due falli, Smith entra al posto di La Torre. Gli ospiti iniziano ad accumulare punti preziosi di vantaggio (+8). Smith debutta sul tabellino perforando il muro di Marini e Mobio, ma il fattore principale della sfida è lo strapotere assoluto di Horton a rimbalzo. Mollura a contatto con Smith si libera dell’americano con una sbracciata, tecnico sacrosanto e libero di Baldasso per il -6. Poi la bomba centrale di uno Smith ispirato sigla il -3 prima della risposta con la stessa moneta di Renzi. L’epilogo della prima frazione è 20-26. Maspero inaugura il secondo quarto con una bella incursione centrale. Trapani adesso è meno efficace rispetto ai primi minuti e accumula qualche fallo di troppo. Smith infila la tripla del 25-26 e Ferrara fa 26-26 dalla lunetta. Coach Diana avverte il pericolo e rispedisce in campo Horton, subito rimbalzo e canestro per lui. Dalmonte mischia le carte con Parravicini e Stewart, i granata difendono con intensità straordinaria e Trapani fa decisamente più fatica. Si sblocca Stewart, segna anche Maspero che fa girare la testa a Notae. Due bombe di Trapani rimettono qualche punto di divario tra le due squadre, ma il mismatch è sempre nel pitturato con la potenza senza limiti di Horton. Il 41-44 di metà partita fa decisamente sperare.

Trapani riparte con argini difensivi più alti, ma anche con una ritrovata confidenza con i tiri dall’arco. Lo scatto vale il +9, con il Toro impreciso al tiro. Entra Smith e va a segno a ripetizione, i siciliani, però, rispondono colpo su colpo. Rientrano Ferrara e Nikolic, Dalmonte cerca di limitare i cannonieri in maglia nera. Nardò resta pienamente nella partita, il vantaggio degli avversari non è mai incolmabile in questa fase. Smith è incontenibile, tanto quanto i cecchini di Diana dalla lunga distanza. L’ultimo parziale è 64-66. Ferrara inchioda subito il punteggio sul 66-66. Si gioca in una bolgia, Stewart e di nuovo Ferrara da sotto firmano il primo, incredibile, +4 granata. Horton poco dopo fallisce il pari dalla lunetta (70-69) e Ferrara lo punisce in contropiede (72-69). Pullazi fa 3/3 ai liberi e Trapani rimette il naso davanti. Maspero scippa Rodriguez e va a segnare, di nuovo +1 per Hdl proprio quando rientra Smith. Horton sbaglia due liberi, poi, dopo l’errore di Nardò in attacco, segna in schiacciata. 76-77 Trapani e timeout a 7 secondi dalla fine. Il tentativo finale di Smith va a vuoto, tra Nardò e l’impresa restano pochi centimetri.

È una Pasqua amara per il Toro. Grande al cospetto dei grandissimi, ma non è stato abbastanza.

(Photo credits: @Andrea Cecere)