Omicidio Noemi: indagato il meccanico di Patù, tirato in ballo da Lucio

Occorre ricordare che dopo la confessione, nel corso della trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”, era spuntata una lettera in cui l’assassino reo confesso di Noemi Durini, faceva marcia indietro.

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La Procura dispone, alcuni accertamenti sul meccanico di Patù, tirato in ballo da Lucio attraverso una lettera consegnata ad un agente di Polizia Penitenziaria.
Il pubblico ministero Donatina Buffelli della Procura Ordinaria, titolare dell’inchiesta, ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, il 49enne di Patù Fausto Nicolì con l’accusa di omicidio volontario.. Risponde anche dell’ipotesi di reato di prostituzione minorile. Infatti, sempre in base a quanto dichiarato da Lucio, egli avrebbe offerto ai fidanzatini della marijuana, se si fossero fatti immortalare, attraverso un video, in scene di sesso. Il pm ha delegato le indagini ai Carabinieri del Nucleo Investigativo. L’iscrizione, al momento, è finalizzata a poter procedere a tutti gli accertamenti investigativi del caso. Intanto, i militari questa mattina, hanno effettuato una perquisizione in casa del meccanico, acquisendo telefonino, computer, pen drive ecc.

Occorre ricordare che dopo la confessione, nel corso della trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado, si faceva riferimento ad una lettera in cui Lucio faceva “marcia indietro” sull’omicidio di Noemi.

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Da sin. Alessandra Viero e Gianluigi Nuzzi conduttori di Quarto Grado

La lettera

Nella missiva, Il ragazzo di Montesardo, puntava nuovamente il dito contro il 49enne di Patù, Fausto Nicolì

Soprattutto, gli inquirenti intendono verificare se vi siano “tracce” dell’auto del meccanico, nei filmati delle numerose telecamere presenti lungo il percorso indicato da Lucio. Il 18enne accusa Nicolì, di avere raggiunto la coppia a Castrignano del Capo, a bordo di una Seat nera, portando con se una pistola, che sarebbe servita ad eliminare i genitori di Lucio. Successivamente, vi sarebbe stata una lite, e Noemi sarebbe stata colpita colpita con un coltello dal meccanico.

L’uomo, che ha già denunciato il ragazzo tempo fa, si è dunque visto nuovamente tirato in ballo dal 18enne. Nuove dichiarazioni, persino una lettera, che lo accusa nuovamente di essere il killer di Noemi Durini.

“Ho appreso solo oggi, a seguito di apposita perquisizione domiciliare – alla quale, in un clima assolutamente disteso, io stesso ho presenziato –  dell’avvenuta iscrizione del Nicolì’, sul Registro Notitiae criminis della Procura della Repubblica di Lecce, per l’omicidio della sfortunata Noemi Durini. Iniziativa, questa che, sebbene abbia condotto a sorpresa gli Inquirenti, nella propria abitazione, è stata positivamente accolta dallo stesso Assistito, in quanto, oltre a doversi intendere, a fronte di un’accusa, quale quella apoditticamente formulata da Lucio, di sì grave portata, quale mero atto dovuto, anche a tutela delle sue prerogative difensive, dall’altro, è convinto egli stesso che non potrà che condurre su binari di totale sua estraneità in ordine all’addebito contestatogli”, ha affermato Luca Puce, avvocato difensore del meccanico di Patù.

“Per il 29 Gennaio prossimo, tra l’altro, continua il legale, dinanzi al Magistrato procedente, è già previsto apposito suo interrogatorio ed in quella sede, costui avrà finalmente modo di chiarire definitivamente e senza dubbio residuale alcuno, il proprio ruolo, del tutto marginale, se non sostanzialmente nullo, in questa tragica vicenda”.

La perizia psichiatrica

Intanto, pochi giorni fa, sono stati depositati i risultati della perizia psichiatrica dei medici indicati dal gip, dalla quale è risultato come Lucio al momento del fatti – ancora minorenne – era capace di intendere e di volere. Inoltre, risulterebbe capace di stare in giudizio e dunque di affrontare un eventuale processo. Intanto è fissato per il prossimo 8 febbraio, l’incidente probatorio in cui i vari specialisti nominati dalle parti esporranno gli esiti delle proprie perizie.



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