Produceva formaggio nonostante la sospensiva della Asl, denunciato casaro di Corigliano d’Otranto

I carabinieri hanno chiuso un caseficio in cui si producevano formaggi nonostante il divieto imposto dalla Asl di Lecce. Il latte ovino non era utilizzabile.

La sicurezza alimentare è fondamentale per la salute e i controlli delle autorità fanno spesso emergere irregolarità pericolose per i cittadini.

Così nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Coriglano d’Otranto, a conclusione di accertamenti svolti in collaborazione con il personale del Dipartimento di prevenzione servizio igiene della Asl Lecce, hanno deferito in stato di libertà un 79enne del luogo.

Le irregolarità

A seguito di un controllo effettuato presso il caseificio di proprietà dell’uomo, i carabinieri hanno accertato che lo stesso stava producendo prodotti lattiero-caseari, nonostante l’attività del laboratorio fosse stata sospesa con provvedimento emesso dal servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria leccese.

Non solo. E’ stato constatato, inoltre, che l’uomo stava utilizzando latte ovino della propria azienda non impiegabile per la trasformazione di prodotti a base di latte per uso alimentare umano, cosi’ come disposto da altro provvedimento emesso dal servizio veterinario.

Il caseificio è stato sottoposto a sequestro insieme alle relative attrezzature di trasformazione e dei prodotti finiti che sono stati trovati nell’azienda.

Si tratta di 295 forme di formaggio per complessivi 330 kili circa e 57 barattoli contenenti ricotta forte per complessivi 17 kili. Il tutto privo di indicazioni del lotto di produzione.



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