Emergenza blatte: al via nuovi interventi sulla fognatura

Un incontro fruttuoso quello tenutosi ieri mattina nella sede della Asl alla presenza dell”™assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido: partirà a breve il quarto ciclo di interventi contro gli scarafaggi

Un problema che si ripropone anno dopo anno, ogni estate, quando giunge la stagione estiva. L’emergenza scarafaggi va combattuta con forza, soprattutto in vista del boom turistico di Agosto, ormai prossimo. Questa l’ottica dell’incontro, avvenuto ieri mattina presso la sede dell’ASL, Comune di Lecce, Aqp, Dipartimento di Igiene Pubblica della Asl e ICOS, ditta incaricata del servizio di disinfestazione delle reti fognarie.

Serve individuare nuove strategie condivise di lotta al fenomeno. Nel corso della riunione erano presenti Andrea Guido, assessore all’Igiene e all’Ambiente, l’ingegner Antonio Stendardo, il direttore del SISP della Asl Lecce, Alberto Fedele e l’ingegner Michele Cotugno. Tutti d’accordo su un fatto: adottare ulteriori misure adeguate a contenere il fenomeno entro i limiti fisiologici, azionando un quarto ciclo di interventi, sia nelle condotte della fogna bianca, sia in quelle della fogna nera.

Sembra, però, che l’apparente incremento di blatte nelle aree private è collegato alla fuga degli insetti dalle condotte oggetto di trattamento e al loro tentativo di trovare nuovi ripari in altri spazi per i loro annidamenti. È emersa quindi l’esigenza di sensibilizzare cittadini e commercianti sulla necessità di porre in essere azioni di bonifica nelle aree e nelle condotte fognarie private, possibilmente in simultanea con gli interventi nelle infrastrutture pubbliche. Il rischio, infatti, è che se non dovessero giungere anche gli interventi dei privati si dovrebbe ricominciare tutto da capo.

“Così com’è stato per i parassiti delle piante – dice il dottor Alberto Fedele – le blatte leccesi appaiono oggi mutate rispetto al passato, vuoi per l’incidenza antropica, vuoi per i cambiamenti climatici in corso; è per questo che dal prossimo anno stiamo pensando di commissionare uno studio adeguato a biologi ed entomologi teso all’individuazione di strategie e prodotti più efficaci in rapporto alle specie attualmente in circolazione”.

Un intervento degli operatori delle attività di somministrazione risulterebbe molto importante (specie quelle dislocate nel centro storico) attraverso l’utilizzo di pedane sul suolo pubblico.

E’ per questo motivo – ha fatto sapere a tal proposito Andrea Guido – che nei prossimi giorni mi attiverò con il mio staff per invitare il settore urbanistico del Comune affinché predisponga dal prossimo anno l’obbligo da parte di bar, locali e ristoranti di depositare un piano di manutenzione delle strutture all’atto della richiesta di utilizzo di suolo pubblico.
Cercherò, inoltre, di coinvolgere ufficialmente anche Enel e Telecom – prosegue l’Assessore all’Ambiente – chiedendo loro un intervento di disinfestazione attraverso i tombini delle loro reti, anch’essi, secondo i tecnici, oggetto di potenziali focolai di blatte”.

Bisogna tener conto, peraltro, che molti di questi focolai si trovano anche nelle cantine, negli immobili incustoditi e abbandonati, soprattutto nel centro storico, o anche nei depositi e nelle condutture delle nostre residenze private. Con il pompaggio delle sostanze disinfestanti attraverso i tombini pubblici è giocoforza che le blatte cerchino di raggiungere la superficie proprio attraverso le vie di uscita delle abitazioni private.

È per questo motivo che auspico ancora una volta – conclude Guido – una proficua collaborazione tra cittadini ed enti pubblici. Dal momento che non è possibile invadere spazi e abitazioni private con le operazioni di disinfestazione devo chiedere l’aiuto dei leccesi senza il quale il problema verrà sempre arginato in extremis e mai risolto definitivamente”.