Securpol security di Racale, quale Natale per i lavoratori?

Tornano a protestare in prefettura gli agenti della Securpol Security di Racale, per loro arrivano le Feste ma non i soldi dello stipendio. I sindacati, al fianco dei dipendenti, chiedono l’intervento delle Istituzioni.

Uno stipendio che non arriva da agosto e nemmeno si staglia all’orizzonte per i dipendenti dell’ istituto di Vigilanza di Racale. Per i lavoratori Securpol Security nulla è cambiato dalla protesta alle porte della prefettura avvenuta a fine ottobre e che ha portato poi ad una nota del Prefetto di Lecce lo scorso 3 novembre. Eppure nulla si muove.

I 100 vigilantes di Racale sembra non vedranno un centesimo in busta paga. Nemmeno a Natale. Per non parlare poi della tredicesima.

Al momento lo stallo e la mancanza di comunicazioni sono terrificanti per chi deve mantenere figli e famiglia. Certo, la situazione in cui si trovano i lavoratori di Racale è purtroppo la stessa in cui versano tantissimi dipendenti di altri Istituti di Vigilanza e di altre aziende in settori diversi.

E allora si torna a protestare in viale XXV Luglio perché questa è l’unico modo per far sentire la propria voce. “Chiediamo alle Istituzioni di agire in modo più incisivo per cercare di risolvere la situazione. Ormai i lavoratori sono allo stremo e le feste che stanno arrivando si preannunciano molto tristi” così Donato Mazzeo, segretario Cisal, il quale sotto le bandiere del sindacato ci spiega il perché del presidio di questo lunedì mattina prefestivo. “Non se ne può più, è una questione di civiltà. I lavoratori attendono risposte” conclude Mazzeo.

Sì, perché dopo mesi senza stipendio, lo striscione che campeggia davanti alle porte della Prefettura è sempre lo stesso e riporta lo slogan “Stanchi di essere sfruttati, senza essere pagati”.



In questo articolo: