Uranio impoverito, Federico Massa nella Commissione d’inchiesta sui decessi dei militari italiani

Il deputato salentino del Partito Democratico Federico Massa riceve direttamente dalla presidenza della Camera dei Deputati la nomina a membro della Commissione d’Inchiesta sulle morti di centinaia di militari italiani, dopo alcune missioni in zone con presenza di uranio.

Arriva una nomina importante direttamente dalle stanze parlamentari di Roma ad un deputato salentino, militante tra le fila del Partito Democratico. Si tratta dell’onorevole Federico Massa che, su chiamata del Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, farà parte della Commissione Parlamentare d'inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti. Il tutto in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni.
 
Una nomina importante, quindi, dettagliata e che punta a far luce su una vicenda molto delicata che vede protagonista lo Stato Italiano all’estero. Sempre più frequenti, infatti, sono i casi di morte di militari italiani impiegati in missione nei paesi stranieri e che, una volta rientrati in patria, si sono ammalati fatalmente fino alla morte. Si cerca di capire, dunque, se vi possano essere correlazioni tra le cause dei decessi e i ‘luoghi di lavoro’ del personale, impiegato il più delle volte in località dove vengono stoccati munizioni da guerra.   
 
‘Ringrazio la Presidenza della Camera dei Deputati – sono state le prime parole dopo la nomina dell’onorevole Massa – per questo incarico. L'importanza e la delicatezza dei temi trattati dalla Commissione d'inchiesta impongono un lavoro serio, puntuale e costante. Nel portare avanti questo impegno avrò sempre un pensiero al Salento – ammette – spesso scenario di fenomeni riguardanti la problematica relativa alla presenza di uranio impoverito. Penso ad esempio al caso del poligono militare di Torre Veneri. Nella piena consapevolezza del ruolo a cui sono stato chiamato, pertanto, garantirò il mio impegno affinché si persegua nella strada dell'accertamento dei fatti e del monitoraggio continuo delle problematiche oggetto del lavoro della Commissione d'inchiesta’.
 
E la soddisfazione, evidentemente, arriva anche dal suo partito, il Pd salentino, che per bocca del Consigliere Regionale Ernesto Abaterusso, il quale dichiara come ‘grande sia soddisfazione per la nomina di Federico Massa a componente della Commissione parlamentare d'inchiesta. I dati, in effetti, parlano di oltre 3mila militari che si sono ammalati dopo aver compiuto missioni nei Balcani, in Iraq e in Afghanistan. Di questi, oltre 300 sono morti’.
‘Auguro pertanto buon lavoro a Federico Massa – conclude Abaterusso – che sono certo saprà svolgere il suo nuovo incarico dando un contributo forte e determinato per fare luce sui tanti casi che hanno colpito i nostri connazionali e, tra questi, tanti nostri concittadini pugliesi’.



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