I tempi non sono più quelli di una volta, per il Calcio pugliese in genere ed in particolare per quello salentino, ma c’era una volta una bella storia: quella della “zingara del calcio brindisino”, il Ceglie Messapica, che fra il 1968 e il 1971 vinse tre campionati senza mai giocare in casa, ma solo in trasferta. E non certo per uno spirito nomade ma per la mancanza di un campo sportivo proprio.
Un fatto di rilievo assoluto, addirittura nazionale, che è stato celebrato anche da “La domenica sportiva” della Rai, che nel 1970 portò all’attenzione degli sportivi italiani lo strano caso di un club della periferia del Sud che militava in categorie dilettantistiche.
Per celebrare questa esperienza, più unica che rara, sabato scorso a Ceglie è stato presentato il volume intitolato “La zingara del calcio brindisino” ideato e scritto da Cataldo Rodio che fu il più talentoso e dotato giocatore della storia calcistica cegliese, e che ha militato anche in campionati di categoria superiore.
L’evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Ceglie Messapica ha contato sulla partecipazione di un ospite d’eccezione, considerato la più grande gloria del calcio brindisino di tutti i tempi, il leccese Mimmo Renna, calciatore e allenatore professionista tra gli anni ’50 e ’90.
Renna, invitato come testimonial dell’evento, è stato giocatore e capitano del Brindisi di Luis Vinicio che nel 1972 fu promosso in serie B, negli anni più gloriosi della storia calcistica brindisina, ma il “maestro”, come è stato chiamato Renna nel corso dell’intera serata, è stato anche allenatore del Brindisi nella stagione 1974-75, regalando agli adriatici l’ultima salvezza nel campionato nazionale di serie B, da quel momento in poi il calcio brindisino ha vissuto una parabola di doloroso declino.
Ebbene in quegli anni Cataldo Rodio e il suo Ceglie ebbero il privilegio di giocare in amichevole proprio contro il Brindisi di Vinicio e dei leccesi Renna e Sensibile, e fu lì che nacque un legame tra Ceglie e Renna durato fino ad oggi, soprattutto per merito di Rodio e del professor Vincenzo Gasparro che ha curato l’introduzione del libro, soffermandosi su aspetti importanti dell’epoca e mettendo in luce il valore sociale del calcio come gioco in grado di diventare una palestra di vita per tutti.
All’incontro hanno preso parte politici e amministratori locali, il sindaco dei tempi d’oro del Ceglie e i giocatori e gli allenatori della Zingara che hanno ricevuto in omaggio una copia del volume.
A Mimmo Renna invece è stata consegnata una targa celebrativa dell’evento. Forte le commozione dei presenti quando Rodio e Renna hanno tirato fuori dallo scrigno dei ricordi, alcuni simpatici aneddoti.
Il presentatore della serata, il giornalista Luca Dipresa, ha ricordato le imprese calcistiche di mister Mimmo Renna, dallo scudetto conquistato con il Bologna nel 1964, alla promozione in serie A, da allenatore, con l’Ascoli e i record imbattuti del 1978, e ancora alle promozioni in serie B ottenute con Lecce e Taranto, nel 1976 e nel 1986.
Per tutti i presenti una serata indimenticabile.
