Controlli Interforze a Nardò, attenzione massima contro il lavoro irregolare nelle aziende agricolee

Presso le aziende, l’Ispettorato del Lavoro e lo Spesal non hanno riscontrato anomalie significative in merito alla regolarità contrattuale o alle condizioni di sicurezza. 

Nella giornata di ieri, a Nardò, è stata condotta una vasta operazione interforze mirata a contrastare il lavoro irregolare e le attività illecite nel settore agricolo. L’iniziativa, svoltasi durante il turno 6/12, ha visto una stretta collaborazione tra diverse forze dell’ordine e enti ispettivi, dimostrando l’impegno delle autorità nella tutela della legalità e dei diritti dei lavoratori.

L’operazione ha coinvolto tre team congiunti, composti da personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. A supporto di ciascun team, erano presenti anche funzionari dello Spesal e dell’Ispettorato del Lavoro. Questa sinergia ha permesso un controllo capillare e approfondito, estendendosi non solo alla regolarità delle assunzioni, ma anche alla sicurezza e alle condizioni di lavoro, prestando particolare attenzione ai lavoratori di nazionalità straniera.

Durante i controlli, sono state identificate un totale di 62 persone, di cui ben 47 cittadini stranieri. Le verifiche si sono concentrate su 4 aziende agricole.

È importante sottolineare che presso le aziende agricole ispezionate, l’Ispettorato del Lavoro e lo Spesal non hanno riscontrato irregolarità significative in merito alla regolarità contrattuale o alle condizioni di sicurezza.

Tuttavia, nel corso delle identificazioni, è emerso un caso di cittadino extracomunitario irregolare sul territorio nazionale. A questa persona è stato immediatamente notificato l’ordine di lasciare il territorio entro 7 giorni.

L’attenzione delle autorità rimane alta: l’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha già annunciato che seguiranno ulteriori  accertamenti per approfondire la posizione lavorativa dello straniero identificato. L’obiettivo è valutare eventuali sanzioni a carico delle imprese che avessero impiegato manodopera in condizioni di irregolarità, anche a fronte di un primo esito positivo per le aziende.