Chi dice che la scuola debba per forza frequentarsi tra i banchi? I bambini apprendono meglio se si propone loro un’attività all’aperto, meglio se a contatto con la natura e organizzata dentro un gruppo unito. I valori della condivisione, della creatività e dell’educazione costituiscono il punto di forza dell’associazione culturale “Oro della Fenice” che grazie al progetto “La mia Scuola” si occupa della cultura e del suo immenso valore “in continua fioritura”. Un centro pedagogico, situato a due passi dal capoluogo salentino in direzione della vicina Monteroni, che accoglie giornalmente bambini e ragazzi dal cosiddetto “nido” fino alle Medie, un centro ormai presente da tre anni e radicato sul territorio (vanta infatti anche collaborazioni con le Università italiane) illustratoci dalla Referente, Dott.ssa Orsola Fiorentino: «L’Associazione – racconta a LecceNews24.it – nasce dall’incontro di alcune persone che hanno conseguito esperienze e competenze nei diversi settori di pedagogia: scuola pubblica, Steineriana, Montessoriana e altre realtà di vita e che hanno poi messo a fattor comune le loro esperienze , armonizzandole in un’unica e piú ampia visione, per rendere un adeguato servizio alla società della Nuova Era.
Ma di cosa tratta, nel dettaglio, Il medoto Reemphoff? È un metodo che considera il bambino un capolavoro di arte ed educazione; mettendolo al centro del processo educativo e vedendolo come un Essere in divenire. É un metodo quindi che, partendo proprio dai bambini, mira al cambiamento necessario per l’evoluzione dell’umanità. «La nostra idea di educazione – prosegue la dott.ssa Fiorentino – si propone il compito di aiutare e sostenere l’evoluzione del bambino in un percorso formativo per sviluppare le sue attitudini e acquisire capacità che porterà con sé per tutta la vita come competenze individuali, permettendogli il raggiungimento della propria indipendenza e autonomia. Per favorire questo percorso abbiamo creato un ambiente accogliente e caloroso realizzato con giochi di luce e colori che uniti all’abbraccio del legno donano armonia e serenità».
Il metodo di insegnamento non è composto, dunque, da regole ferree. Ogni insegnante deve trovare la chiave per inserirsi nel rapporto con ogni singolo alunno. Si lavora quindi su due fronti contemporaneamente: da un lato, aiutando il bambino ad affinare i sensi ed elaborare il proprio pensiero; dall'altro, stimolando tutte quelle attività legate alla creatività, all'espressività ed alla fantasia necessarie per una sana e forte formazione personale. Essenziali allora, le attività di gruppo e la socializzazione nel metodo d’apprendimento. Il dialogo prima di tutto: sempre e comunque.
Di fondamentale importanza – come anticipato in apertura d’articolo – è anche l’interazione con la natura, maestra di vita, alla quale i bambini dedicano la maggior parte del tempo svolgendo le più svariate attività. Il bosco presente raffigura, infatti, un piccolo mondo incantato che affascina i più piccoli e stimola la loro fantasia. «Per questi motivi – specifica ancora la Dott.ssa – molte delle attività vengono svolte all’aria aperta».
Le attività del progetto sociale “La mia scuola”sono varie e tra le tante abbiamo:
- Laboratori di Teatro – ispirati a fiabe e racconti inventati anche dai nostri bambini;
- Laboratori di arte creativa – disegno, pittura e lavoretti manuali;
- Laboratori di musica, per sperimentare ritmi e strumenti musicali;
- Laboratori dell’orto, con piante, germogli e piantine di stagione;
- Percorsi guidati nel verde e nella città a “caccia di tesori” nei boschetti, nei luoghi artistici per incontrare fate e folletti.
Molto importanti le relazioni e le collaborazioni con le Università; Istituti di Formazione Professionale e Scuole di Lecce e provincia con attività per studenti e docenti; librerie e gallerie d'arte di Lecce e Brindisi con laboratori creativi per bambini e famiglie; ed anche «Associazioni di vario genere – conclude Orsola Fiorentino – che ci permettono di realizzare con la loro collaborazione i nostri obiettivi statutari e noi i loro; adulti, ragazzi, bambini e tutti gli esseri umani di buona volontà che vogliono partecipare alla realizzazione del cambiamento necessario all’evoluzione del mondo».