Gravissimo allarme lanciato dalla Cisl Fp Lecce in merito alla presunta riapertura anticipata dell’Istituto Penale per i Minorenni (IPM) di Lecce, ventilata per il prossimo 15 dicembre 2025, a seguito di una richiesta pervenuta dal Ministero della Giustizia. Il sindacato denuncia con estrema preoccupazione lo stato di palese inagibilità e insicurezza della struttura, mettendo in guardia sui rischi che una riapertura affrettata comporterebbe per la sicurezza di tutti.
Vertice urgente con il CGM, Farchi (Cisl Fp Lecce): ‘Emerse criticità devastanti’
Per rappresentare la situazione e il grave disagio connesso a tale decisione, la Cisl Fp Lecce, in collaborazione con Confsal Unsa, Confintesa e Flp, ha tenuto nella giornata di ieri un urgente incontro in videoconferenza con la Dirigente del Centro per la Giustizia Minorile (CGM) per la Puglia di Bari, la dottoressa Dorella Quarto.
I segretari sindacali – Gianni Farchi (CISL FP), Giovanni Rizzo (Confsal Unsa), Gabriele De Maglio (Confintesa) e Dario Pitardi (Flp) – hanno elencato una serie di criticità che rendono l’imminente riapertura un atto definito “avventato e pericoloso”:
Rischi per la Sicurezza (evasioni e identificazione)
Porta a rischio: una porta in legno nei pressi della cucina è risultata facilmente apribile, rappresentando un grave punto debole in caso di tentata evasione.
Mancanza di illuminazione: i corridoi della struttura non dispongono di illuminazione.
Identificazione assente: manca l’apparecchiatura necessaria all’identificazione del personale in servizio.
Impianti e strutture non funzionanti
Impianti inattivi: gli impianti elettrici e termici cruciali non risultano funzionanti.
Infiltrazioni: si registrano infiltrazioni di acqua piovana all’interno della Sala ASL.
Isolamento e disagi per i detenuti
Assenza di telefonia: non è funzionante alcun apparecchio telefonico fisso, lasciando di fatto i detenuti isolati e impedendo loro di contattare le famiglie e mantenere i legami sociali.
Disagi per il Personale
Mensa inesistente: non è prevista la fruizione della mensa né per i detenuti né per il personale di Polizia Penitenziaria e civile. Il servizio catering esterno, cui si dovrebbe ricorrere, non è ancora operativo.
Mancanza di certificazioni essenziali
Certificazioni assenti: non è stata fornita alcuna traccia né del Certificato di Agibilità da parte del Comune né del fondamentale Certificato Antincendio.
La dura posizione della Cisl Fp Lecce
“Se la consegna dell’immobile da parte della ditta incaricata dei lavori era prevista per il 20 dicembre, come si può pensare di aprire l’IPM leccese con tanto anticipo e in queste condizioni? Riaprire una struttura penale, soprattutto minorile, in uno stato di palese inagibilità e insicurezza è inaccettabile e mette a repentaglio la sicurezza di tutti: detenuti, Polizia Penitenziaria e personale civile,” ha dichiarato il Segretario Territoriale della CISL FP Lecce, Gianni Farchi.
Richiesta di procrastinazione e riserva di responsabilità
La Cisl Fp Lecce lancia un appello fermo e risoluto affinché l’apertura dell’IPM di Lecce venga immediatamente procrastinata fino al completamento dei lavori e al ripristino di condizioni di sicurezza e dignità lavorativa e detentiva.
In chiusura, il sindacato si riserva di considerare responsabile di ogni incidente o grave criticità che dovesse verificarsi a causa dell’anticipata e non sicura riapertura, chi non ha dato ascolto alle legittime preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori.
“La sicurezza non può essere sacrificata in nome di presunti ordini superiori,” conclude la nota sindacale.
