‘La pubblicità a costo zero è ingannevole’, 200mila euro di multa a Spot&Go

L’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Pubblicamente Srl per aver indotto tante famiglie a comprare un’auto che altrimenti non avrebbero acquistato.

In tanti, tantissimi hanno creduto davvero che entrando nella community di Spot&Go avrebbero ‘acquistato’ l’auto dei propri sogni a costo zero, ma secondo una voce autorevole come quella dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato meglio conosciuta come Antitrust, la pubblicità “scorretta e ingannevole” della società ha indotto tante famiglie a prendere decisioni di natura commerciale che, altrimenti, non avrebbero preso.

Si scrive un capitolo nella querelle tra l’azienda e tanti driver o ambassador che si erano rivolti anche a Leccenews24 per raccontare la storia, non convinti del tutto della bontà del progetto in cui erano entrati. Il parere parla chiaro quando nelle conclusioni afferma che quella di Pubblicamente (proprietaria di Spot& Go) è una «pratica commerciale scorretta e ingannevole» che viola gli articoli 20, 21, comma 1, lettere b), c) e d), e 22 del Codice del Consumo. In parole povere, l’offerta proposta non è chiara né informa in maniera completa i consumatori, inducendoli in errore.

Ma andiamo con ordine. Per entrare a far parte della famiglia di Spot&Go ciascun membro era tenuto a versare (oltre al costo del finanziamento dell’auto) un contributo di 4.400 euro per le applicazioni pubblicitarie (i cosiddetti “costi wrapping”) e di 1.370 euro per i costi di gestione. Un totale di 5.770 euro. Girare con il magnete in bella vista sulla portiera era solo uno dei ‘compiti’ dei driver che dovevano postare, almeno un giorno a settimana, due foto diverse dell’auto parcheggiata in altrettanti luoghi, rispettando una serie di criteri. E anche qui, si è aperto un dibattito sollevato da chi è stato considerato inadempiente.

Le proteste degli scontenti, pero, nulla hanno a che vedere con il parere dell’Antitrust. «Il fatto che la Società – almeno sino al mese di giugno 2019 – abbia provveduto al pagamento delle somme promesse agli aderenti all’offerta non incide sui profili di ingannevolezza della proposta» precisa al punto 44, anche se nei successivi solleva più di qualche ‘dubbio’ sul sistema.

Fatto è che Pubblicamente è stata condannata al pagamento di una sanzione di 200mila euro.

Come si legge nelle valutazioni conclusive «la società avrebbe diffuso sul proprio sito internet informazioni ingannevoli nella pubblicizzazione dell’offerta commerciale “Spot & Go”, esaltando dei presunti vantaggi economici (la possibilità di acquistare un’autovettura “a costo zero” mediante un’attività di carvertising) non fornendo una chiara ed adeguata rappresentazione della reale essenza e dell’effettiva convenienza della proposta commerciale».



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