«Oggi è il tuo compleanno. Triste, sono venuto alla tua tomba. Intorno a me i fiori, i colori e la stessa brezza di un vento gentile pare accorgersi che la sua più grande testimone è andata via con dignità, con la sua solita grande ritrosia a mettersi in prima fila. Grande era il suo pudore e la sua riservatezza. Ora, ne sono sicuro è in prima fila nel Paradiso,con la sua tavolozza e i suoi adorati pennelli,a ritrarre la gloria infinita di Dio».
Avrebbe compiuto gli anni, oggi. Ma il suo compleanno non l’ha potuto festeggiare. Un male incurabile l’ha sottratta all’affetto del marito e dei figli nello scorso gennaio spegnendo il suo sorriso carico di ironia e la sua sigaretta accesa sulla vita.
Marisa Piccinni era conosciuta come la pittrice dei colori del Capo di Leuca perché sulle sue tele aveva raffigurato quei paesaggi e quei colori che rendono quel territorio tra i più visitati e i più amati. Colori che adesso la Natura, dopo il letargo invernale, restituisce agli occhi e al cuore di chi ha la fortuna di viverli in una parte di mondo che fa del suo essere limite e confine un punto di forza e al tempo stesso di debolezza, di lontananza.
L’ordinanza del Presidente della Regione Puglia ha consentito qualche giorno fa la riapertura dei cimiteri. Un regalo per Gianluigi che nel giorno del compleanno di Marisa ha potuto recarsi sulla tomba della moglie per portare un mazzo di fiori dai colori accesi, accesi come quelli che Marisa metteva su tela dopo aver preso i colori dalla tavolozza.
Delicatissimo il suo post per la compagna di vita che non è più al suo fianco. Una promessa la sua, la promessa di un nuovo abbraccio in una dimensione che per chi ha il dono della fede è più vera di quella terrena.
«Te ne sei andata in una fredda notte,cominciava un anno nuovo. Tutto intorno a noi ribolliva ancora di feste, speranze ed illusioni di una umanità fremente di futuro, avida di vita. Tu no, controcorrente, unica come sei sempre stata, hai deciso che era ora di fermarsi. Era giunto il momento. Il dolore aveva avuto la sua ricompensa. È riuscito a convincerti che, sì, ora puoi sciogliere le ali incontro a una nuova esistenza: più vera, più giusta, più gioiosa (ne sono fermamente convinto). Oggi,1 maggio, la natura esplode alla vita e i colori, che tu tanto amavi e che ti riempivano gli occhi e la mente di fremiti, di sublimi sensazioni, esplodevano in tutta la loro magnificenza. Tu, arsa da scintilla divina, traducevi tutta la meraviglia del Creato in una fantastica, emozionante tavolozza pittorica che affascinava la gente. La nostra terra, il Salento, esplodeva in bellezza e passione e ti aveva nel cuore come figlia prediletta, capace di coglierne l’intimo afflato, i più segreti palpiti e la più gelosamente custodita certezza: di bontà, di saper fare e di sorridere sempre fiduciosa in un Avvenire radioso. Arrivederci e non addio! La mia speranza e il mio conforto è di essere di nuovo con te in una nuova meravigliosa vita. Gianluigi.»